Un quarto di secolo dalla “pace fredda” balcanica. Dopo i primi approfondimenti estivi raccolti nella due giorni “Srebrenica: 25 anni dopo – Rileggere i Balcani, una lunga storia europea”, continuano le attività di approfondimento storico reggiane sui conflitti che segnarono negli anni ’90 il territorio dell’ex Jugoslavia.
Questo nuovo appuntamento è un’occasione per ricordare gli accordi firmati nel 1995 a Dayton, in Ohio, che suggellarono la fine del conflitto in Bosnia Erzegovina senza però portare a una vera pace. Si arrivò appunto a una “pace fredda”, incapace di raffreddare le tensioni e i rancori esplosi negli anni precedenti e tornati man mano a galla nel corso degli anni.
Intervengono:
la giornalista e ricercatrice Simona Silvestri intervisterà due dei principali esperti italiani della storia dell’ex Jugoslavia Alfredo Sasso di Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa e Luca Leone di Infinito Edizioni.
Conclusioni:
Maurizio Battini, direttore generale del Comune di Reggio Emilia.
L’incontro verrà trasmesso in diretta web sulle pagine Facebook di Istoreco Reggio Emilia , Iscos Emilia Romagna e Fondazione E-35 .
L’evento è promosso da Iscos Emilia-Romagna, Comune di Reggio Emilia, Fondazione E-35, Istoreco, Fondazione Mondinsieme, l’associazione MirniMost Un ponte per la pace in collaborazione con Cisl Emilia Centrale, Infinito Editore e l’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa e il contributo della Regione Emilia-Romagna. La serata fa inoltre parte delle attività del progetto “MOST – un ponte per la pace e i diritti umani tra Reggio Emilia e i Balcani”
Questo incontro è la seconda tappa del percorso avviato dagli organizzatori a luglio con la due giorni “Srebrenica: 25 anni dopo – Rileggere i Balcani, una lunga storia europea”. In estate, si era partiti da uno dei momenti più tragici della recente storia europea, l’uccisione di oltre 8mila persone a Srebrenica: a partire dall’11 luglio 1995: quel giorno le truppe guidate da Ratko Mladić entrarono in un piccolo paese della Bosnia Erzegovina per compiere un violentissimo atto di pulizia etnica, il più grande massacro in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale.
L’obiettivo è offrire un percorso di ricostruzione storica, con spunti per l’analisi del presente, dei conflitti nei Balcani, con particolare attenzione alla Bosnia Erzegovina; il tutto, accompagnati da testimoni ed esperti di primo piano.
INFO: