Il processo di allargamento dell’Unione Europea è ripreso ed intende coinvolgere anche cinque dello spazio post jugoslavo, tra i quali la Bosnia Erzegovina. Con l’incontro, organizzato dall’Associazione Progetto Prijedor, si intende proporre una riflessione su questa nuova fase e le sue implicazioni
Un quarto di secolo è trascorso da quando il Progetto Prijedor nella omonima città della entità della Republika Srpska della Bosnia Erzegovina, in collaborazione con il Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa, l’Associazione delle Agenzie della Democrazia Locale, una rete di enti locali della Provincia di Trento con a capo la città di Trento, il Dipartimento francese di Côte-d’Or e la città spagnola di Cordoba ha aperto l’Agenzia delle Democrazia Locale con l’obiettivo di sviluppare relazioni tra enti locali, istituzioni e società civile dentro e fuori l’Unione Europea e con esse uno scambio di esperienze di amministrazione, un confronto tra politiche e visioni il tutto in un “gioco degli specchi” tutt’ora in corso.
L’inno alla gioia cantato dai bambini, con ancora negli occhi le immagini della tragedia della pulizia etnica e della guerra, aveva accompagnato quella cerimonia nel febbraio del 2000 e quella bandiera con il triangolo giallo e le stelle bianche su sfondo blu ispirata alla bandiera dell’Unione Europea, sembrava una promessa ormai mantenuta ma poi il processo di avvicinamento della Bosnia Erzegovina all’Unione Europea si è rivelato essere complicato, faticoso e contraddittorio.
Oggi il processo di allargamento dell’Unione Europea verso Est è ripreso, accelerato dalla guerra in Ucraina, ed intende coinvolgere anche cinque dello spazio post jugoslavo e cioè Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord, Kosovo e quindi finalmente Bosnia Erzegovina. Per questo Progetto Prijedor, OBC Transeuropa e Università degli Studi di Trento intendono proporre una riflessione su questa nuova fase e le sue implicazioni.
Intervengono:
Ezio Pilati, presidente Associazione Progetto Prijedor
Luisa Chiodi, direttrice scientifica Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa
Marco Abram, esperto di storia dei Balcani Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa
Ingresso libero.
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