prigionieri-di-guerra

Area di ricerca: Italia, Russia, Serbia

Categoria: Storia e memoria

Lingua: Italiano

La ricerca è stata realizzata all’interno del progetto «Gli ultimi della Grande Guerra: memoria in rete», sostenuto dalla Fondazione Caritro e promosso dal Museo Storico Italiano della Guerra in collaborazione con Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa e in partenariato con l’Associazione Culturale Forte delle Benne, la Fondazione Edmund Mach e l’Associazione Centro Astalli Trento Onlus. Con il sostegno della Provincia autonoma di Trento.

Prigionieri di guerra, lavoro coatto e popolazione civile in Trentino 1915-1918: una ricognizione introduttiva

06/2021 -  Autore: Marco Abram

Supplemento “Annali. Museo Storico Italiano della Guerra”, n. 28/2020, 2021.

Il saggio offre un approfondimento sulla presenza e l’esperienza delle migliaia di prigionieri di guerra degli eserciti serbo e russo impiegati dall’esercito austro-ungarico sul fronte alpino come manodopera coatta nel corso della Prima guerra mondiale. Esplora l’impiego lavorativo coatto dei prigionieri di guerra, proponendo alcune riflessioni sulle dimensioni del fenomeno, sulle condizioni di vita e lavoro, sulle modalità di ingaggio e gestione. In secondo luogo, introduce il tema delle relazioni con quella parte di popolazione trentina che non dovette abbandonare le proprie case, individuando il Trentino quale laboratorio peculiare per approfondire il sistema di relazioni tra prigionieri di guerra e popolazione civile.