Zastava 101: i 37 anni di una vettura culto

E’ stata la prima utilitaria al mondo, ingiustamente dimenticata ed a volte denigrata. La Zastava 101 occupa una parte importante nella storia dell’automobile europea. La sua storia è cominciata nel 1971 ed è durata 37 anni

06/09/2012, Redazione -

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Una pubblicità della Zastava 101

(Pubblicato originariamente da B92 il 11 luglio 2012, selezionato da Le Courrier des Balkans e OBC)

La Zastava 101 è senza dubbio il modello che ha incontrato il maggior successo in tutta la storia dell’industria automobilistica jugoslava. La sua produzione ha superato di gran lunga quella della Fićo o delle Jugo. Con le sue tre varianti – i modelli Stojadin, Keć e Stojko – la Zastava 101 può vantare d’essere stata la prima utilitaria al mondo, avendo fatto apparizione sul mercato tre anni prima della Golf.

La Fiat 128

Il modello Stojadin era un derivato della Fiat 128, come tutti sanno. Quando la sua produzione è stata avviata a Kragujevac, il 15 ottobre del 1971, l’originale italiano era già sul mercato da più di due anni. La Fiat 128 era stata eletta “auto dell’anno” nel 1970 ed era considerato un veicolo innovativo, con freni eccellenti ed un’ottima manovrabilità.

Da un punto di vista concettuale nel mondo della auto niente è di fatto cambiato sino ai giorni nostri. Le automobili che si sono succedute nel tempo sono solo delle interpretazioni migliori, delle variazioni sullo stesso tema. Una cosa in particolare rendeva la Fiat 128 molto innovativa per i suoi tempi: il suo motore. E’ stato il primo modello ad utilizzare il famoso motore ad albero a camme di produzione Fiat.

Questo tipo di motore, che si è poi molto diffuso negli anni ’80, era ai tempi una novità assoluta. E’ stato direttamente ripreso dai progetti disegnati per la Ferrari dal leggendario Aurelio Lampredi.

Oltre alla produzione della Fiat 128, la dirigenza della Zastava, coordinata dal direttore generale Provslav Raković, nutriva però l’ambizione di introdurre un nuovo modello, non solo la 128 che la Fiat già offriva. La cooperazione con Torino era del resto eccellente, come lo dimostra la produzione a Kragujevac di altri modelli derivati da modelli Fiat come la Fićo, la Tristac, la Fiat 1100 e il fuoristrada Campagnola.

Nasce la Zastava 101

Provslav Raković però avviò una vera e propria maratona negoziale per la produzione di un nuovo modello. La determinazione e la reputazione degli esperti jugoslavi erano così forti che la Fiat decise di concedere alla Zastava un progetto di una versione della Fiat 128 scartata, conosciuto sotto il nome in codice prima di FIAT X1/1 e poi di FIAT128B1.

Si trattava della Zastava 101. Si può oggi stimare che nel concedere la possibilità agli jugoslavi di realizzare un loro modello la Fiat ha commesso uno dei suoi principali []i: l’azienda italiana avrebbe potuto produrre la prima vettura utilitaria al mondo, ma questo titolo glorioso appartiene ora alla storia della Zastava.

I primi prototipi del modello Keć furono prodotti negli impianti della Fiat, senza alcun numero di telaio. I primi esemplari furono mostrati al salone dell’automobile di Belgrado, il 15 marzo del 1971. La produzione in serie è iniziata sette mesi dopo, a Kragujevac.

37 anni di produzione

In 37 anni di produzione sono stati effettuati molti cambiamenti estetici e tecnici. Gli appassionati del modello Stojadin affermano all’unisono che solo i modelli sviluppati sino all’apparizione del prototipo GT/GTL nel 1983 meritano lo status di oggetto di culto, in particolare la serie Conforta, prodotta dal 1979 al 1983.

Questo modello è in particolare conosciuto per le sue versioni più potenti, la Super e la Special. La prima aveva un motore standard, di 1166 cc, ma la potenza era stata portata a 55 cavalli ed offriva dei sedili sportivi con il poggiatesta tutt’uno col sedile.

Il modello Special era ancora più elaborato: aveva un motore di 1299 cc e 73 cavalli di potenza ed alcuni elementi erano ripresi direttamente dal modello Fiat sport 128, come ad esempio il tachimetro, una presa per l’aria fredda e l’indicazione della pressione dell’olio. Per un lungo periodo, dalla fine degli anni ’70 sino ai primi anni ’80, il modello Special di seconda mano costava di più di una vettura nuova, perché difficile da reperire sul mercato.

Un grande successo per le esportazioni

La Zastava esportava il modello Keć in molti Paesi dell’Europa occidentale: Francia, Germania, Lussemburgo, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito. E poi in Grecia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Cecoslovacchia e Polonia.

A seconda del paese in cui veniva esportata venivano adottate piccole modifiche. In Francia ad esempio veniva venduta con il nome di Zastava Nogaro.

La percezione della Zastava 101 variava di molto da Paese a Paese. In Cecoslovacchia era di fatto un simbolo di riuscita sociale. Se qualcuno era in grado di acquistare una Škoda era una persona importante, se si poteva permettere una Dacia, era già qualche cosa, perché occorreva attendere del tempo ed avere buone relazioni per ottenerla. Ma per riuscire ad avere una Zastava 101 occorreva far parte della cerchia dei privilegiati! Guidare una Zastava 101 per le strade di Praga era il modo migliore per ottenere il rispetto degli uomini e l’ammirazione delle donne …

La Zastava 101 ottenne anche un grande successo nelle competizioni internazionali. Il pilota Jovica Paliković guidò una Zastava tra il 1973 e il 1974. Vinse tre volte il Gran premio d’Europa, nella categoria dei motori inferiori ai 1300 cc.

Jovica Paliković ha affermato in un’intervista che la sua Zastava era in grado di correre più veloce della Porche 911 nella corsa Istanbul-Cracovia: 15.000 chilometri condotti senza interruzione. E’ in queste condizioni estreme che la Zastava si dimostrava più affidabile e veloce delle sue rivali.

La più grande operazione di promozione per la Zastava 101 venne organizzata nel 1975, con una spedizione da Kragujevac sino al Kilimangiaro: 11.000 chilometri attraverso il deserto di Nubia, la savana e zone paludose. All’avventura presero parte cinque Zastava Keć rosse.

Il viaggio attraversò la Grecia, l’Egitto, il Sudan, Il Kenya, l’Uganda e la Tanzania. Le vetture resistettero ad un mese di viaggio in condizioni estreme. Ciononostante la dirigenza recentemente insediatasi a quel tempo della Zastava rinunciò al lancio pubblicitario dell’avventura. E’ per questo che gran parte del materiale pubblicitario non è mai stato stampato. Per fortuna grazie al lavoro dei giornalisti dell’epoca e di entusiasti appassionati si può trovare ancora qualche ricordo di quel viaggio, tra i quali qualche breve video.

Il modello Keć venne gradualmente prodotto in serie. L’ultimo veicolo di Zastava 101 venne prodotto il 21 novembre del 2011, 37 anni dopo il suo lancio. Il numero totale di vetture prodotte è di 1.045.258 esemplari.

Ai giorni d’oggi il modello Keć è ritornato di moda in tutta Europa, ma più la nostalgia aumenta, più l’occasione di incrociarne un esemplare per strada diviene rara.

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