Voto in Albania: storica conferma per i socialisti

Alle elezioni politiche tenutesi ieri in Albania, il Partito Socialista del premier uscente Edi Rama avrebbe ottenuto il 52% dei consensi secondo le prime proiezioni, assicurandosi circa 83 dei 140 seggi parlamentari. Opposizione in netto calo, ma  tre nuove formazioni politiche potrebbero fare il loro ingresso in Parlamento

12/05/2025, Erion Gjatolli -

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Edi Rama © Giannis Papanikos/Shutterstock

Come di consueto, lo spoglio in Albania procede lentamente e, al momento, è stato scrutinato solo il 35% delle schede. Tuttavia, i dati preliminari indicano un vantaggio netto del Partito Socialista, che si attesterebbe intorno al 52% dei consensi, conquistando 83 seggi. Un risultato che sfiora la soglia della maggioranza qualificata di 84 seggi –  necessaria per riforme costituzionali, come quelle sul sistema giudiziario o elettorale – e che i socialisti potrebbero facilmente raggiungere attraverso alleanze o eventuali defezioni tra le fila dell’opposizione.

Il Partito Democratico, guidato da Sali Berisha, si fermerebbe invece a 54 seggi, segnando un arretramento significativo di ben 12 punti percentuali e circa 12 mandati in meno.  

In crescita nonostante i già 12 anni al potere, la vittoria del Partito Socialista, se confermata, rappresenterebbe la maggioranza più ampia registrata in Albania degli ultimi 20 anni. Un risultato che conferma l’efficacia di una macchina elettorale ben rodata e la debolezza di un’opposizione divisa e in parte priva di credibilità.

Affluenza in calo, ma cittadini residenti non mancano alle urne

L’affluenza generale si è attestata intorno al 42%, in calo di circa quattro punti rispetto alle lezioni del 2021. Il dato sull’affluenza è il più basso mai registrato, ma va comunque contestualizzato. Dei 3,7 milioni di elettori registrati, circa 1,8 milioni vivono all’estero. Limitando il calcolo ai soli residenti in Albania, la partecipazione supera l’85%, segnale di un interesse ancora vivo tra la popolazione locale.

Novità di queste elezioni è stata la possibilità di voto per la diaspora. Dei 246.000 cittadini albanesi all’estero registrati per votare, ha espresso la propria preferenza circa l’80%. I voti per corrispondenza, stimati in circa 200.000, devono però ancora essere conteggiati in larga parte.

Tre nuovi partiti, pronti a sedere in Parlamento

Queste elezioni potrebbero segnare l’ingresso di nuove formazioni politiche, rompendo l’equilibrio di un panorama storicamente dominato dal Partito Socialista e dal Partito Democratico.

Secondo i primi dati, tre nuove sigle avrebbero superato la soglia per accedere al Parlamento. Un significativo segnale di rinnovamento,  anche se resta da capire se la loro presenza in aula si tradurrà in una reale capacità di incidere sulla vita politica e parlamentare del Paese.

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