Uno sguardo alle ONG del Montenegro
Intervista con Stevo Muk, direttore del Centro per lo Sviluppo delle ONG (CRNVO) in Montenegro. "Avere un peso nelle decisioni politiche dovrebbe essere tra le nostre priorità … ma poche ong montenegrine se ne occupano".
Signor Muk, quale è il ruolo del vostro Centro in Montenegro e come state vivendo il processo di sviluppo del settore non governativo Montenegrino?
La missione del Centro per lo sviluppo delle ONG è di offrire un sostegno allo sviluppo delle ONG nel Montenegro tramite diversi programmi gratuiti, e contribuire alla creazione di un contesto adeguato alla partecipazione dei cittadini e delle stesse ONG nel dibattito pubblico e nello sviluppo della società civile.
I programmi del CRNVO toccano diversi aspetti come: il fornire informazioni, l’assistenza legale per la fondazione e la registrazione delle ONG, la consulenza nella fase di raccolta dei fondi, la rappresentanza degli interessi del settore non governativo. Inoltre si svolgono anche programmi di formazione e training su varie tematiche: la formazione civile, la preparazione deI progetti, la raccolta dei fondi per il finanziamento delle ONG, il planning strategico, l’amministrazione dei progetti, i rapporti con il pubblico, etc.
Riguardo al processo di sviluppo delle ONG, in questo momento è naturale che un gruppo di circa 30 organizzazioni si riconosca già come la base dello sviluppo dell’intero settore. Tuttavia ci sono ancora quasi 100 organizzazioni che fanno parte del nucleo delle ONG attive su un totale di più di 1600 ONG registrate in Montenegro.
Quali sono le maggiori fonti di finanziamento delle ONG e quali difficoltà affrontano le organizzazioni a questo riguardo?
La maggiore fonte di finanziamento per le ONG del Montenegro sono le fondazioni private straniere, le istituzioni internazionali e le agenzie per lo sviluppo delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea. Non ci sono molte risorse interne al Montenegro, né dal settore privato né da quello pubblico. Lo stato attualmente dedica ogni anno circa 250.000 euro per le ONG, mentre le amministrazioni locali dedicano in totale una somma di poco superiore. La fase più difficile nel processo di raccolta dei fondi si ha alla nascita dell’organizzazione, quando servono tanto impegno e pazienza per creare dei buoni rapporti con i donatori, per formarsi una credibilità e sviluppare le proprie capacità. Proprio in questa fase molte organizzazioni si scoraggiano e terminano la loro attività.
Quali sono i temi di azione e i progetti principali delle ONG in Montenegro?
Si tratta di programmi e progetti molto diversi tra loro: cultura, diritti umani, parità tra i sessi, sviluppo della democrazia, preparazione delle leggi, formazione, diritti delle persone svantaggiate, cultura della pace e della nonviolenza, protezione delle minoranze, programmi per gli studenti e giovani, etc.
Come è percepito il settore non governativo da parte della popolazione?
Il Centro per lo Sviluppo delle ONG ha condotto lo scorso aprile un’inchiesta dal titolo: "L’atteggiamento dei cittadini del Montenegro riguardo alle ONG locali". Secondo questa inchiesta il 14% degli intervistati pensa che le ONG locali siano realtà a-politiche e no-profit, il 31% è d’accordo in linea di massima con questa affermazione ma ha qualche dubbio mentre il 28,4% non E’ d’accordo e pensa che le ONG controllate dal Governo.
Alla domanda se le ONG in Montenegro sono formate per servire gli interessi dei cittadini e il benessere della società, il 43% degli intervistati risponde positivamente mentre il 23.6% no.
Alla domanda su quale sia l’influenza delle organizzazioni non governative, il 17.3 % del campione ritiene che non abbiano alcuna influenza, il 33.8% pensa che abbiano un’influenza limitata, il 23.8% media e solo per il 4.8% la loro influenza è ritenuta elevata.
Secondo Lei quanta influenza possono avere le ONG sulle decisioni politiche, cioè qual è la partecipazione alle questioni di carattere nazionale come lo sviluppo dei media, la democratizzazione della società, la corruzione, ecc.?
Proprio avere un peso sulla politica pubblica e sulla legislazione è una delle società civile.
Quali rapporti hanno le ONG con il Governo?
Il rapporto delle ONG con il Governo è semplicemente indeterminato e non trasparente.Indeterminato nel senso che non esiste una cornice legale che regoli in che modo le ONG possono partecipare alle decisioni degli organismi governativi.
Non trasparente perché non esiste un meccanismo pubblico per selezionare quali ONG possono partecipare alle decisioni e all’assegnazione dei fondi governativi per il settore non governativo.
In passato il processo di selezione era di compentenza del Governo, poi questa prassi è stata annullata dalla Corte Suprema e si attende che divenga competenza del Parlamento. Ma la legge attuativa deve essere tuttora approvata.
Qual è la natura del rapporto tra le ONG locali e quelle internazionali – in particolare quelle italiane – presenti in Montenegro?
Ci sono diversi livelli di cooperazione. Le organizzazioni straniere sono anzitutto fonti di finanziamento, ma ci sono sempre più programmi che contengono anche altri elementi come l’assistenza tecnica, il training, le visite studio presso diverse istituzioni da parte dei membri delle ONG locali. Comunque le ONG localI considerano la presenza delle ONG straniere principalmente come un sostegno, sia finanziario che formativo.
Riguardo alle organizzazioni italiane, posso dire che il Governo Italiano ha realizzato interventi significativi nell’assistenza umanitaria. Sarebbe importante ora che gli interventi nell’area continuassero con progetti per lo sviluppo e il sostegno alla società civile.
Nel caso di quelle ONG che dipendono quasi esclusivamente da fondi provenienti dall’estero, come ci si propone di garantirsi una sopravvivenza se questi venissero meno. Esiste in questo senso un dibattito in Montenegro?
Un vero dibattito sul finanziamento e la sostenibilità del settore non governativo non è ancora iniziato. Non è tardi, ma si dovrebbe cominciare al più presto per creare una strategia che possa assicurare alle ONG la sopravvivenza e un ruolo importante di influenza anche dopo la partenza dei finanziatori stranieri. Ci sono alcuni meccanismi di sopravvivenza, come lo sviluppo delle donazioni e la formazione di fondazuioni comunitarie (community foundations) a sostegno del settore non governativo da parte dell’economia e dell’amministrazione locale. Altre popssibilità sono lo sviluppo di programmi di autofinanziamento delle ONG con la vendita di servizi (formazione, pubblicazioni e simili), o la creazione di fondi attraverso una percentuale dei proventi delle lotterie e di altri giochi a controllo statale.
Infine lo sviluppo economico dovrebbe offire la possibilità di un sostegno più forte dell’economia al settore non governativo, ad esempio tramite facilitazioni fiscali e stimoli alle donazioni di società e privati.
Vedi anche:
Attitudes of montenegrin citizens on non-governmental organizations