Un servitore di due padroni…balcanico
Un primo testo teatrale di Goldoni fu tradotto in serbo-croato alla fine del XVIII secolo. Oggi, grazie ad una cooperazione tra Italia e Serbia, una sua opera viene messa in scena a Belgrado e Venezia
Lo scorso 12 marzo è stato presentato a Roma, presso l’Ambasciata della Repubblica di Serbia, lo spettacolo Sluga dvaju gospodara (Il Servitore di due padroni. Ovvero, la commedia del doppio gioco), un adattamento dall’omonimo testo di Carlo Goldoni che debutterà, in prima mondiale, a Venezia al Teatro Tese delle Vergini il 19 e il 20 luglio.
Lo spettacolo nasce in Serbia dalla collaborazione tra il Bitef Teatar di Belgrado e il Teatro Nazionale di Uzice, per il 39° Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia.
Il progetto si sviluppa attraverso un percorso di cooperazione internazionale che vede coinvolte nella produzione anche Offucina Eclectic Arts di Spoleto e l’olandese Grand Theatre Groningen. L’adattamento del "Servitore", nasce dalla collaborazione tra il regista italiano Andrea Paciotto – per diversi anni regista presso La MaMa di New York e molto attivo in ambito internazionale, Jovan Cirilov – punto di riferimento del teatro e della cultura serba, fondatore e direttore artistico del Bitef e Susanne Winnaker – drammaturga tedesca del Teatro Nazionale di Weimar e direttrice del Festival Theatre di Basilea.
Alla presentazione sono intervenuti Maurizio Scaparro, direttore artistico della Biennale Teatro, Jovan Cirilov, direttore artistico del Bitef, il regista Andrea Paciotto, il direttore artistico del Teatro Nazionale di Uzice Nemanja Rankovic e il giornalista Moreno Cerquetelli, moderatore della conferenza.
Maurizio Scaparro ha spiegato le motivazioni che hanno spinto alla scelta di questo spettacolo. "La fortuna negli adattamenti e nelle novità in generale è che siano appunto delle novità. Non cose già fatte, perché sarebbe un []e profondo. Abbiamo accettato la proposta di Andrea Paciotto, per lo spirito che anima questa riscrittura del "Servitore di due padroni", cioé di entrare nel corpo dell’oggi riportandola in qualche modo verso l’attualità del presente". Ha inoltre aggiunto, rispetto alla scelta del lavoro di Paciotto: "Ci interessa sorprenderci, come forse possiamo sorprenderci chiamando alcuni registi, e Paciotto è tra questi, che scelgono testi canonici di Goldoni, anche i più celebrati o i meno conosciuti, e li adattano creando dei lavori autonomi che però sono direttamente ispirati a quelli originali."
Il rapporto di Andrea Paciotto con la Serbia è iniziato nel 1996 grazie alla presentazione di uno degli spettacoli del La MaMa al Festival Bitef di Belgrado. Da allora è iniziata una frequentazione che dal 2000 si è sviluppata con una serie di scambi, laboratori, collaborazioni. Inoltre, Andrea Paciotto dirige dal 2004 la Offucina Eclectic Arts , impresa di produzione nata con l’obiettivo di divenire una sorta di laboratorio intedisciplinare, uno spazio dedicato alla produzione nel campo delle arti performative, dell’audivisivo e del design mutimediale.
Durante la presentazione di Roma, Maurizio Scaparro ha anche sottolineato l’importanza del coinvolgimento di Jovan Cirilov, attuale direttore artistico del Bitef di Belgrado e anche presidente della Commissione nazionale dell’UNESCO. Cirilov, nell’ambito dello spettacolo "Un servitore di due padroni", ha curato il lavoro di adattamento e la traduzione dell’opera. Cirilov è uno dei principali personaggi del teatro e della cultura serba riconosciuti a livello internazionale. Ha ricoperto diverse cariche importanti nel suo paese, tra le quali la direzione del Jugoslav Drama Theater, dell’Atelier 212 e del Theater History Center.
Jovan Cirilov è tra i fondatori del Bitef – Beogradski Internacionalni Teatarski Festival (Festival internazionale di Belgrado) all’interno del quale, dal 1967, sono sempre state presentate le nuove tendenze del teatro a livello mondiale. Questo festival viene considerato uno dei cinque festival internazionali più importanti in Europa ed è riuscito a rimanere attivo superando tutte le transizioni politiche e culturali degli ultimi 50 anni, diventando un punto di riferimento per lo scambio e il dialogo artistico e culturale tra est e ovest. A dimostrazione del suo alto valore artistico nel 1999 ha ottenuto il premio speciale del "Premio Europa per il teatro" al festival di Taormina Arte, primo festival di un paese non membro dell’Unione Europea ad aver ricevuto questo premio prestigioso.
Presente all’incontro del 12 marzo anche Nemanja Rankovic, Direttore artistico del Teatro Nazionale di Uzice e che ha guidato la compagnia di Uzice nella preparazione dello spettacolo di Goldoni. Rankovic ha lavorato come attore nei principali teatri della Serbia, spostando gradualmente il suo interesse verso il design e la regia. Nel 2005 si è laureato nell’ambito del Master in scenografia, realizzando una mostra collettiva presentata alla Biennale di Architettura di Venezia. E’ poi divenuto direttore artistico del Teatro Nazionale di Uzice, dal 1967 unico teatro professionale del sud-ovest della Serbia. L’obiettivo del teatro, perseguito particolarmente con l’arrivo di Rankovic alla direzione, è quello di riuscire ad acquisire una rilevanza europea. Per questo si è iniziato ad invitare artisti stranieri a lavorare con la compagnia stabile, mirando ad un rinnovamento del linguaggio scenico verso un approccio più contemporaneo e interdisciplinare.
Grazie all’impegno e alla forte volontà di personaggi artistici delle due sponde dell’Adriatico, nel voler intrecciare storie, culture e progetti futuri, questo progetto ha ottenuto il supporto di molteplici istituzioni: il ministero serbo della Cultura, la Città di Belgrado e di Uzice, l’Ambasciata della Repubblica di Serbia in Italia, l’Istituto Italiano di Cultura a Belgrado, l’Istituto di Cultura Olandese a Belgrado e La MaMa Theatre New York.
Dopo Venezia, lo spettacolo debutterà per la prima nazionale in Serbia nell’ambito del Bitef International Festival di Belgrado (14-29 settembre 2007) e rimarrà a lungo nel repertorio del Teatro Nazionale di Uzice, replicando nei principali teatri e festival dei Balcani ed internazionali. Seguiranno, nel mese di maggio 2008, tre settimane di rappresentazioni presso il mitico La MaMa Experimental Theatre Club di New York.