“Un Ponte per…” portare i Balcani in Europa

Continuano le adesioni del mondo associativo italiano all’appello "L’Europa oltre i confini". Recentemente è stata l’associazione "Un Ponte per …" ad esprimere il proprio sostegno all’iniziativa.

13/03/2002, Redazione -

Anche l’associazione "Un Ponte per …" ha recentemente aderito all’appello "L’Europa oltre i confini. Per un’integrazione dei Balcani nell’Unione europea: certa, sostenibile, dal basso".
Nata come associazione di volontariato nel 1991 (con il nome di "Un ponte per Baghdad"), subito dopo la fine dei bombardamenti sull’Iraq con lo scopo di promuovere iniziative di aiuto umanitario in favore della popolazione irachena , "Un Ponte per …" ha poi iniziato a lavorare anche nei Balcani seppur le attività principali siano rimaste nel Medio Oriente.
In generale lo scopo sociale della associazione è il contrasto della dominazione dei paesi del nord sul sud del mondo e la prevenzione di nuovi conflitti attraverso campagne di sensibilizzazione, incremento degli scambi culturali, delle relazioni di amicizia e della cooperazione allo sviluppo.
Con questi presupposti "Un Ponte per …" ha allargato la propria attività verso il Medio Oriente con progetti nei campi profughi palestinesi in Libano, e nel Kurdistan turco econ il drammatico evolversi della situazione nei Balcani, l’Associazione ha lanciato un altro "ponte" promuovendo – tramite la campagna "Un ponte per… Belgrado" – progetti per l’invio di medicinali e presidi sanitari agli ospedali della Federazione Jugoslava e per aiuti ai profughi dal Kosovo.
L’Associazione ha circa 500 aderenti e comitati locali in diverse città italiane. Le attività si basano principalmente sul lavoro volontario dei soci ed è finanziata quasi esclusivamente con campagne pubbliche di raccolta fondi e contributi di Enti Locali.

Tag:

Commenta e condividi

Articoli recenti

  • © - Shutterstock
    GIUSTIZIA

    È un’estate difficile quella del 2025 per i politici moldavi che hanno legami con il Cremlino. Il 9 luglio al sindaco di Chișinău Ion Ceban è stato vietato l’ingresso in Romania e nell’area Schengen per “ragioni di sicurezza nazionale”. Il 22 luglio, invece, Vladimir Plahotniuc è stato arrestato in Grecia mentre faceva scalo verso Dubai

    31/07/2025, fmartino - Chișinău

  • abstract

    31/07/2025, Roberta Bertoldi -

La newsletter di OBCT

Ogni venerdì nella tua casella di posta