Tutti vincenti
Concluso il primo turno delle amministrative croate, tenutesi il 17 maggio scorso. L’HDZ del premier Sanader vince in sette contee su 20, mentre esce sconfitto nelle quattro maggiori città croate. Rijeka avrà un sindaco dell’SDP, già eletto al primo turno, mentre le altre città aspettano il ballottaggio
Alle elezioni amministrative croate, il partito del premier Ivo Sanader, l’Unione democratica croata (HDZ), ha perso le elezioni nelle quattro città più grandi: Zagabria, Spalato, Fiume e Osijek. Le elezioni si sono tenute il 17 maggio e per la prima volta sono stati eletti governatori delle contee, i sindaci e i consiglieri dei comuni. La notizia della sconfitta dell’HDZ non è poi così sensazionale se si prende in considerazione il suo necessario corollario: quest’ultima governava solo Spalato, mentre mentre a Zagabria, Fiume e Osijek i sindaci erano espressi dai partiti che a livello nazionale si trovano all’opposizione.
Delle quattro grandi città croate, soltanto in una, Fiume, dove tradizionalmente vince il Partito socialdemocratico (SDP), il sindaco è stato eletto al primo turno. Vojko Obersnel, che era l’attuale sindaco di Fiume, ha ottenuto la fiducia col 58,27 percento, mentre nelle altre tre città maggiori, Zagabria, Spalato, Osijek, il sindaco verrà eletto al secondo turno.
Sia a Zagabria che a Spalato i candidati dell’HDZ per la poltrona di sindaco sono stati eliminati subito al primo turno. L’unica possibilità teorica che l’HDZ, al secondo turno, possa eventualmente avere un suo sindaco è a Osijek, ma, se anche dovesse accadere questo miracolo, il sindaco di Osijek sarà Anto Ðapić, presidente del Partito croato del diritto (HSP) con cui l’HDZ era in coalizione.
Nonostante questo il partito che può ritenersi più soddisfatto dei risultati elettorali nelle 20 contee croate è l’HDZ, che al primo turno in sette contee, insieme con i suoi partner di coalizione (Partito croato contadino – HSS, Partito croato socialiberale – HSLS e HSP), è riuscito a eleggere il proprio governatore, con ampie probabilità di ottenerne altri sei al secondo turno, perché in queste contee i candidati dell’HDZ sono in vantaggio.
L’HDZ ha inoltre la possibilità di ottenere un governatore nella contea di Osijek-Baranje, perché in questa contea il candidato dell’HDZ va al ballottaggio con uno svantaggio di soli 0, 82 punti percentuali.
L’SDP con i suoi partner di coalizione già al primo turno ha conquistato il posto di governatore in quattro contee, con ampie possibilità di conquistarne un altro al secondo turno.
Come da tradizione nella contea istriana è molto probabile che il governatore proverrà dalle fila della Dieta democratica istriana (IDS), perché il candidato di questo partito ha già un netto vantaggio. Un altro partito che si dichiara regionale l’Unione Democratica Croata della Slavonia e Baranja (HDSSB) è risultato vincente alle elezioni locali. Ma a differenza dall’IDS in Istria, che è un vero partito regionale, l’HDSSB è nato dalla fuga di alcuni membri dell’HDZ, quando Branimir Glavaš è stato estromesso da questo partito e quando sono iniziate le indagini sul suo conto e il processo per crimini di guerra. L’8 maggio scorso al Tribunale della contea di Zagabria Glavaš è stato condannato a 10 anni di prigione per i crimini di guerra commessi contro i civili serbi a Osijek. Ma, sfruttando la doppia cittadinanza, per evitare la condanna è fuggito in Bosnia Erzegovina. Il buon risultato elettorale del suo partito a Osijek e nella contea di Osijek-Baranje è dato del fatto che, nonostante i crimini di guerra commessi, buona parte della popolazione di questa regione lo considera ancora un eroe nazionale.
Nonostante l’esito delle amministrative sia peggiore del previsto, all’SDP si vuole mostrare la cosa diversamente.
"Ci lusinga il fatto che siamo forti nelle città maggiori e siamo contenti di avere il sostegno in queste zone. Ma queste elezioni hanno mostrato anche che dobbiamo rivolgerci verso i comuni più piccoli e ottenere il sostegno dei loro elettori", ha detto Zoran Milanović, presidente dell’SDP, durante la conferenza stampa organizzata il giorno dopo le elezioni.
Ugualmente ottimista è stato il premier Ivo Sanader. "Se si tenessero oggi le elezioni parlamentari, l’HDZ e i suoi partner di coalizione vincerebbero più che alle elezioni politiche del 2007", ha affermato.
Sanader e Milanović hanno così confermato la posizione espressa dal noto analista Žarko Puhovski, il quale sostiene che i risultati delle amministrative croate possono essere interpretati in diversi modi, tanto da rendere possibile che si proclamino vincitori sia l’opposizione che il governo.
Ma il buon risultato dell’HDZ, nonostante l’assenza di un proprio sindaco nelle quattro maggiori città della Croazia, impedisce all’opposizione di chiedere le elezioni politiche anticipate (le elezioni regolari sono previste per la fine del 2011), cosa che l’opposizione avrebbe fatto se avesse ottenuto un risultato migliore. Ora Ivo Sanader, presidente dell’HDZ, può stare molto più tranquillo, perché ha tolto dalle mani dell’opposizione la potente arma della richiesta di elezioni anticipate.
Quando il 31 maggio si terrà il secondo turno elettorale, là dove non è stato eletto un candidato al primo turno, la Croazia entrerà in un periodo interessante, dove in molti luoghi il sindaco e il governatore potranno essere di un partito mentre la maggioranza al consiglio comunale o nel parlamento della contea di un altro partito. Questo provocherà una certa instabilità e la possibilità che cambi qualcosa sarà difficilmente realizzabile, perché sindaco e governatore possono essere sostituiti soltanto con una raccolta di firme di almeno il 33 percento degli elettori del comune, della città o della contea, e mediante referendum se più della metà di questo numero si esprime a favore della sostituzione.