Turismo, destinazione Sofia
Boom di turisti a Sofia, soprattutto grazie ai voli low-cost sempre più numerosi. Positive le ricadute economiche, anche se manca una strategia di turismo sostenibile di lungo respiro
Spinta dalla presenza sempre più massiccia di voli low-cost da e per l’aeroporto “Vrazhdebna”, negli ultimi mesi Sofia sta vivendo un vero e proprio boom turistico, alimentato soprattutto da giovani, curiosi di scoprire nuove destinazioni a prezzi contenuti.
Poco conosciuta e a lungo ai margini dei flussi turistici internazionali, la capitale bulgara ha recuperato posizioni soprattutto a partire dall’ingresso della Bulgaria nell’Unione europea a inizio 2007. Nel periodo 2009-2016, secondo i dati dell’azienda municipale del turismo di Sofia, il numero dei turisti nella capitale è cresciuto mediamente di circa il 7% l’anno.
Un punto di svolta è arrivato però nell’autunno del 2016, quando Ryanair, gigante delle compagnie aeree low-cost, ha aperto una nuova base nell’aeroporto “Vrazhdebna”, dotata di tre Boeing 737-800 in grado di connettere Sofia con 18 destinazioni europee.
L’arrivo in grande stile degli irlandesi di Ryanair ha innescato la risposta della Wizzair, compagnia low-cost ungherese per anni dominatrice del mercato bulgaro, che per rispondere all’aggressività della nuova concorrenza ha lanciato nuove rotte e rivisto la politica dei prezzi.
I risultati in termini di traffico aereo sono stati immediati, sia in entrata che in uscita: già nel 2016 l’aeroporto di Sofia ha registrato il più alto tasso di crescita in Europa (+22% rispetto all’anno precedente).
Nel 2017, i tempi di crescita sono aumentati ancora più velocemente: nei primi sei mesi dell’anno l’incremento sullo stesso periodo del 2016 è stato dell’impressionante 44,6%, portando a più di tre milioni il numero di passeggeri transitati a “Vrazhdebna” da gennaio a giugno. Nei piani della vigilia, la sola Ryanair ha annunciato di puntare a trasportare 1,7 milioni di passeggeri.
Sempre più turisti a Sofia
L’esplosione dei numeri dell’aeroporto di Sofia, che in prospettiva fa sollevare qualche dubbio sulle capacità organizzative e infrastrutturali della struttura, testimonia il fortissimo incremento del numero di cittadini bulgari che utilizzano il trasporto aereo, soprattutto verso altre destinazioni europee.
Ad aumentare sensibilmente, però, è anche il numero di visitatori stranieri che atterrano nella capitale bulgara. Nel primo semestre del 2017 il numero di turisti registrati a Sofia è aumentato del 16,5%, raggiungendo i 630mila.
Secondo l’Ufficio del turismo di Sofia, la presenza di numerosi voli a prezzi stracciati da numerose città europee, anche venti euro andata e ritorno, ha modificato profondamente il panorama del mercato. Oggi la maggior parte dei visitatori viene da Italia, Regno Unito, Germania e Grecia. In crescita anche i turisti da Israele, Stati Uniti e Spagna.
Secondo Ivo Marinov, direttore dell’Ufficio, l’“effetto low-cost” ha avuto un impatto notevole, ma altri fattori contribuiscono al sensibile aumento dei pernottamenti a Sofia, che – sempre rispetto al primo semestre 2016 – hanno fatto segnare un più 20,6%.
“E’ in forte aumento anche l’arrivo di turisti dai paesi limitrofi, che preferiscono viaggiare in macchina o in autobus”, ha dichiarato Marinov. “Nel periodo analizzato, i visitatori dalla Serbia sono cresciuti del 30%, quelli dalla Grecia del 18%, dalla Romania del 12%”.
Turisti fai da te
Ad aver “scoperto” Sofia come nuova destinazione sono soprattutto giovani europei in cerca di possibilità di viaggio in località poco conosciute e a prezzi contenuti.
Seppur in mancanza di un ritratto statistico preciso, i nuovi turisti che atterrano a “Vrazhdebna” hanno tra i venti e i trenta anni, viaggiano da soli, magari con le guide della “Lonely Planet” in tasca, e pernottano utilizzando servizi come Booking.com o AirBnb. La scelta tipica è quella di trascorrere a Sofia un weekend o poco più.
Per questa tipologia di turisti Sofia, proprio grazie al fatto di essere poco conosciuta a livello continentale, rappresenta i vantaggi di una destinazione avvertita come “esotica”.
Secondo vari osservatori del settore, in questi anni la capitale bulgara è stata avvantaggiata anche dalla crescente difficoltà di mete concorrenti come Istanbul e il Cairo, in crisi a causa di t[]ismo e perdurante instabilità politica In aggiunta, Sofia offre prezzi contenuti per pernottamenti e cibo, oltre ad una vita notturna estremamente vivace e diversificata.
Per gli operatori del settore la nuova realtà apre opportunità importanti: oltre all’aumento numerico dei turisti, i nuovi flussi stanno trasformando Sofia in una destinazione turistica attiva tutto l’anno, e non solo durante i tradizionali mesi estivi. Questo permette a molti di programmare meglio le proprie attività, e di essere meno vulnerabili a causa dell’andamento irregolare degli affari.
“A differenza degli anni passati, il numero di turisti stranieri è ora relativamente stabile durante le stagioni”, ha dichiarato al settimanale Kapital Lydmil Ilkov, gestore di “Hadzhidraganovite Kashti”, uno dei ristoranti di cucina tradizionale più frequentati a Sofia. “Non c’è più l’alternanza di mesi buoni e mesi catastrofici, che rendeva molto complicate varie scelte manageriali, come la gestione del personale”.
In cerca di una strategia
Sul breve periodo, la combinazione degli effetti “low-cost” e “destinazione esotica” è stata sufficiente a provocare un piccolo “boom” di visitatori a Sofia. Le prospettive di più lungo respiro, però, restano col punto interrogativo.
La capitale bulgara non è stata ancora in grado di crearsi un’identità o una strategia di mercato precisa per posizionarsi come meta turistica riconoscibile, in un mercato globale dove la concorrenza è sempre più agguerrita, o per incrementare il proprio tasso di attrazione verso altre categorie di turisti. Gli uffici informazione della municipalità sono pochi e difficilmente raggiungibili, i servizi mobili (come le app per cellulari) a supporto dei turisti ancora allo stato embrionale.
Al momento un apporto molto più proficuo a dare il benvenuto a chi arriva a Sofia proviene da iniziative dal basso. Prima fra tutte, “Free Sofia tour”, iniziativa che garantisce tour quotidiani gratuiti del centro della capitale. Tre volte al giorno, le guide di “Free Sofia tour” accolgono i turisti di fronte al palazzo di Giustizia, nel cuore pulsante del centro cittadino, per poi accompagnarli alla scoperta dei principali monumenti storici, dalla moschea “Banya Bashi” alla cattedrale “Sv. Aleksander Nevski”, fino alla piazza che fronteggia l’edificio del parlamento.
Negli ultimi anni si sono aggiunte visite guidate (a pagamento) sugli aspetti culturali e sul passato comunista di Sofia.