Venivano accusati di aver istigato le mobilitazioni della primavera 2013 contro la distruzione del parco Gezi nel centro di Istanbul per rovesciare l’ordine costituzionale.
I casi degli altri sette imputati – Can Dündar, Mehmet Ali Alabora, Ayşe Pınar Alabora, Gökçe Yılmaz Handan, Handan Meltem Arıkan, İnanç Ekmekçi e Hanzade Hikmet Germiyanoğlu – trattati in contumacia, essendo loro all’estero, sono stati separati nel giudizio ma i mandati di arresto emessi nei loro confronti sono stati revocati.
La gioia non è durata a lungo perché lo stesso giorno un procuratore ha emesso un nuovo mandato di arresto per Osman Kavala nell’ambito di un’indagine sul tentativo di colpo di stato del 2016, subito dopo che il tribunale lo aveva assolto ordinandone il rilascio. Osman Kavala, accusato di essere uno degli "organizzatori" delle proteste, è stato arrestato nel novembre 2017. È da allora detenuto nel carcere di Silivri, nei pressi di Istanbul.
La Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha sentenziato lo scorso 10 dicembre che la Turchia ne sta violando i diritti ritenendo, sulla base dell’articolo 18 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che la sua prigionia rappresenta una restrizione impropria della sua libertà.
Link: Duvarenglish.com – Courrier des Balkans
Brevi
Il Consiglio nazionale giovanile della Serbia (KOMS) ha pubblicato nelle scorse settimane il suo consueto sondaggio annuale sui giovani in Serbia. Dall’indagine, condotta tra aprile e maggio 2024, emerge che il 49% degli intervistati intende lasciare il paese.
27/08/2024, Redazione -
Lo sport è spesso un grande generatore di storie di riscatto individuale e sociale, e le Olimpiadi di Parigi non hanno fatto eccezione. Tra le tante storie, quella di Božidar Andreev però si fa notare.
23/08/2024, Lorenzo Ferrari -