Trieste film festival, l’appuntamento con l’est Europa

Tutto quello che c’è da sapere sulla 24ma edizione del Trieste Film Festival che si apre oggi e chiuderà il prossimo 24 gennaio

17/01/2013, Nicola Falcinella -

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Immagine tratta dalla locandina della 24ma edizione del Trieste Film Festival

Prende avvio oggi il Trieste Film Festival, da anni il principale appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro-orientale. La 24° edizione porta alcune novità, come l’utilizzo della Sala Tripcovich di Largo Santos accanto al consueto Teatro Miela e nuove sezioni.

Fino al 23 gennaio il programma darà spazio ai tradizionali concorsi internazionali (lungometraggi, cortometraggi, documentari) con premi assegnati dal pubblico, oltre a eventi speciali, omaggi e incontri con gli autori e gli ospiti al Caffè Tommaseo.

Il concorso lungometraggi

Il festival si inaugura oggi, alle 20, con “Il viaggio della signorina Vila” di Elisabetta Sgarbi con le musiche di Franco Battiato, una storia d’amore tra un uomo e una donna di un altro tempo caduti nella Trieste di oggi. Le voci narranti sono di Toni Servillo e Lučka Počkaj, tra gli altri appaiono Claudio Magris, Luciana Castellina, Gillo Dorfles, Giorgio Pressburger, Boris Pahor, Pino Roveredo e Susanna Tamaro.

Nel concorso lungometraggi otto titoli in anteprima italiana: spicca "Anime nella nebbia" (V Tumane – In the Fog) di Sergej Loznica, omaggiato dal Festival nel 2011 con una retrospettiva. Il film, premio Fipresci all’ultimo Festival di Cannes, uscirà nelle sale italiane il 24 gennaio. E’ ambientato nel 1942 alla frontiera occidentale dell’Urss.

Da segnalare inoltre “Klip" della debuttante serba Maja Miloš (“Tiger Award” al Festival di Rotterdam): l’adolescenza di Jasna tra sesso, droga, cellulari e feste in un ritratto fresco e sorprendente; “Rocker” del rumeno Marian Crişan (“Morgen” già premiato a Locarno), sulla relazione tra un padre quarantenne e un figlio tossicodipendente; e l’ironico "Student" del kazako Darezan Omirbaev.

Completano il polacco "W Sypialni" di Tomasz Wasilewski, "Prilis mlada noc – Una notte troppo giovane" del ceco Olmo Omerzu, "Avanti" coproduzione svizzero-belga della videoartista Emmanuelle Antille e l’austriaco "What is love" di Ruth Mader.

I cortometraggi e i documentari

Tra i cortometraggi di tutta l’area da segnalare "Uskršnja jaja – Uova di Pasqua" del croato Slobodan Karajlović, ricordo personale del regista della Jugoslavia comunista degli anni ’70. In più, fuori concorso, 13 cortometraggi di animazione dai paesi dell’Europa centro-orientale.

Il concorso documentari propone 9 film. L’Albania in bilico tra passato e futuro nel road movie con tre giovani protagonisti "Made in Albania" di Stefania Casini; il tragicomico "Dragan Wende – West Berlin" di Lena Müller e Dragan von Petrović, con il giovane Vuk da Belgrado che ritrova a Berlino lo zio Dragan, re della strada e dei locali notturni della Berlino Ovest anni ‘70. E "Tzvetanka" di Youlian Tabakov, la storia recente della Bulgaria attraverso le vicende e la vita della protagonista. Fuori concorso "This ain’t California" di Marten Persiel sui “Rollbrettfahrer”, ovvero gli skater nell’ex Germania dell’Est, giovani ribelli per i quali lo skateboard è uno stile di vita che esprime la voglia di libertà.

Nuove tendenze popolari

“Sorprese di genere” presenta nuove tendenze "popolari": film di fantascienza lituani, thriller serbi, commedie sentimentali slovene. Sei i titoli dal lituano "Aurora" (Vanishing Waves)” di Kristina Buožyte (il film di fantascienza europeo più premiato del 2012, distribuito in Italia da P.F.A. Films) alla commedia “Despre oameni şi melci" (Di lumache e di uomini) di Tudor Giurgiu con Monica Bîrlădeanu, maggiore incasso romeno dell’ultimo decennio. Ancora le delicate storie sentimentali “Une estonienne à Paris" (Una signora estone a Parigi) di Ilmar Raag con Jeanne Moreau e di “Vaje v objemu" (Tango Abrazos) dello sloveno Metod Pevec (regista di “Aleksandrinke” premiato lo scorso anno); i thriller “Die vierte macht – Il Quarto Stato” del tedesco Dennis Gansel, con Moritz Bleibtreu, Kasia Smutniak e Rade Šerbedžija e il serbo “Ustanička ulica" (Via dell’Insurrezione – Redemption Street) di Miroslav Terzić con Gordan Kičić e Šerbedžija, indagine sui crimini di guerra.

Altra novità gli “Italian Screenings”, film italiani indipendenti proposti ai potenziali distributori internazionali: “Bellas Mariposas” di Salvatore Mereu, “Nadea e Sveta” di Maura Delpero, “Noi non siamo come James Bond” di Mario Balsamo e Guido Gabrielli e “Tutto parla di te” di Alina Marazzi.

Eventi

Tra gli eventi l’ironico e appassionante monologo su cinema, ideologia e psicanalisi del filosofo-cinéphile Slavoj Žižek, “The pervert’s guide to ideology” di Sophie Fiennes, e il focus sul cinema ungherese, con alcuni tra i lavori più significativi del 2012: “Csak a szél" (Solo il vento – Just the wind) di Benedek Fliegauf, “Magyarorszag 2011”, prodotto dal grande Bela Tarr e realizzato da 11 fra i registi più autorevoli del cinema magiaro, e “Final cut, Hölgyeimés Uraim" (Final cut – Signore e Signori) di Gyorgy Palfi che chiuderà il festival.

Il Premio Corso Salani, in memoria del cineasta scomparso nel giugno 2010, del valore di 10.000 euro verrà attribuito a uno tra i 5 progetti finalisti: "Aishiteru my love" di Stefano Cattini, "Artic spleen" di Piergiorgio Casotti, "Miriam delle crociere" di Alessandra Gori, "Il mondo di Nermina" di Vittoria Fiumi, "Senza di voi" di Chiara Cremaschi.

Film musicali

La sezione “Muri del suono” riunisce 4 film musicali. “Balkan melodie” di Stefan Schwietert racconta di due coniugi che, in piena Guerra fredda, hanno raccolto e documentato sonorità fino a quel momento sconosciute in Occidente, tra cui il coro di voci femminili "Le Mystère des Voix Bulgares". Il lituano “Kaip mes žaideme revoliuciją" (Come abbiamo suonato la rivoluzione) di Giedrė Žickytė è ambientato nel 1984, quando “scoppia” la perestroika nell’Unione Sovietica e in Lituania. In “Zvonky šťastia" (Le campane della felicità) di Jana Bučka e Marek Šulík due cugini vivono in un accampamento rom della Slovacchia orientale e sono grandi fan di due pop star, una ceca e una slovacca, cui decidono di mandare un videoclip. “Noseland – La terra dei nasi” è il debutto alla regia del violinista, compositore e direttore d’orchestra russo Aleksej Igudesman, realizzato a Dubrovnik durante lo svolgimento di un festival con musicisti, attori e compositori di fama mondiale: tra gli ospiti John Malkovich e Roger Moore.

Nel progetto Eastweek, network tra le scuole di cinema dell’Europa centro-orientale, sono in programma vari incontri, anche con lo sceneggiatore Nicos Panayotopoulos e il regista Giuseppe Tornatore, che terrà un incontro pubblico al Teatro Miela e del quale verrà proiettato l’ultimo film, “The best offer – La migliore offerta” in parte girato a Trieste con Geoffrey Rush.

Infine la sezione “Zone di cinema”, dedicata alla produzione locale. Tra i titoli “Vedo rosso. Anni ’70 tra storia e memoria degli italiani d’Istria” di Sabrina Benussi, “My private zoo” di Gianni Sirch e Ferruccio Goia, “Unwired" (Unwired – Il mondo in casa) di Nicole Leghissa. Un evento speciale è “Archeo” (2011) l’ultimo film dello sloveno Jan Cvitkovič (“Odgrobadogroba”, “Kruh in mleko”) e “Making Archeo films” di Ivan Gergolet.

 

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell’Unione Europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l’opinione dell’Unione Europea. Vai alla pagina del progetto Racconta l’Europa all’Europa

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