Traian Băsescu, 130 euro di discriminazione

Di multe, nella vita, capita di prenderne. E una sanzione di 600 lei, 130 euro circa, non getta certo nello sconforto chi, di mestiere, fa il presidente della Romania. Eppure, la contravvenzione vistasi recapitare lunedì scorso da Traian Băsescu va al di là del suo puro significato economico.

Băsescu è stato multato dal Consiglio nazionale romeno per la lotta alla discriminazione. Motivo: le dichiarazioni sulla comunità rom rese dal presidente nell’ormai lontano 2010 durante una conferenza stampa in Slovenia. “Sono davvero pochi [i rom] che hanno voglia di lavorare… Ed è cosa nota che molti di loro sbarchino il lunario rubando”, aveva detto ai giornalisti Băsescu.

La condanna arriva con forte ritardo anche perché, inizialmente, il Consiglio anti-discriminazione aveva declinato la competenza a giudicare il presidente, visto che le affermazioni in questione erano state fatte fuori dalla Romania. Una sentenza della Corte suprema aveva però imposto all’organo di intervenire.

In Romania, l’atteggiamento di politici e media nei confronti della vasta comunità rom (620mila persone secondo i dati ufficiali) resta ambiguo. Molti romeni continuano ad utilizzare il termine “zingaro”, ritenuto da molti rom come fortemente offensivo e discriminatorio.

Anche Băsescu, da politico “del popolo”, ha più volte mostrato un atteggiamento ambivalente. Nel 2007, il presidente aveva apostrofato con le parole “zingara puzzolente” una giornalista di cui non gradiva le attenzioni.

Nel gennaio scorso, a Berlino, pur difendendo il diritto dei rom di muoversi liberamente nell’Unione europea, Băsescu aveva aggiunto che i membri di questa comunità “irritano la gente chiedendo l’elemosina” e che per questo forse danno più fastidio “di quanto non facciano quei banchieri che fanno sparire decine di milioni dalle banche”.

Certo, aveva poi concluso, “durante le crisi le banche costano ai governi molto più di quanto non facciano [i rom]”.

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