Verso una maggiore tutela contro le SLAPP in Romania

La crescente consapevolezza sul tema SLAPP in Romania ha stimolato nuove iniziative legislative e della società civile. Tuttavia, il loro successo dipenderà da un’azione coordinata per proteggere i giornalisti e sostenere la libertà di espressione

24/10/2025, Sielke Kelner
Bucharest, Romania © Gabriel Pahontu / Shutterstock

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Bucharest, Romania © Gabriel Pahontu / Shutterstock

Sebbene spesso sottostimate, le cause legali strategiche contro la partecipazione pubblica (SLAPP) rappresentano una seria minaccia per la professione giornalistica in Romania. Nell’estate del 2024, la giornalista di BIRN Marian Chiriac ha lanciato l’allarme, raccontando l’esperienza di un collega che aveva affrontato una causa SLAPP avviata da un ricco uomo d’affari.

In Romania le cause vessatorie vengono portate avanti principalmente attraverso azioni civili per diffamazione ai sensi delle leggi sulla responsabilità civile o delle disposizioni speciali del Codice civile sulla tutela dei diritti soggettivi non patrimoniali. Fra le caratteristiche tipiche delle SLAPP troviamo richieste di risarcimento per danni morali e materiali e tentativi di mettere a tacere le critiche richiedendo la rimozione di contenuti.

Come altrove, la raccolta di dati quantitativi rimane difficoltosa, mentre la Raccomandazione dell’UE contro le SLAPP, che invita gli Stati membri a fornire dati pertinenti, dà qualche speranza per la ricerca analitica dei prossimi anni. Ricercatori e giornalisti hanno bisogno di accedere alle banche dati dei tribunali per formulare statistiche affidabili. Inoltre, manca ancora una definizione giuridicamente vincolante di SLAPP. Tuttavia, diverse organizzazioni europee e nazionali stanno lavorando per raccogliere dati quantitativi parziali e casi di studio che aiutino ad analizzare e contrastare il fenomeno.

Dal 2020, il portale Mapping Media Freedom ha registrato 64 casi in Romania, 22 dei quali riguardano disposizioni in materia di diffamazione. Il rapporto CASE (Coalizione contro le SLAPP in Europa) del 2024 ha confermato l’esistenza di un fenomeno di pratiche di molestie legali contro gli organismi di controllo pubblico, registrando un numero record di SLAPP in Romania (15 casi monitorati nel 2023). A dire il vero, nell’ambito dello European SLAPP Contest 2025 organizzato da CASE, l’azienda romena Clean Tech International si è aggiudicata il premio Corporate Bully of the Year per la sua azione legale contro AER Muntenia. L’associazione di cittadini, che si opponeva alle attività dello stabilimento Clean Tech a causa dei potenziali rischi ambientali e delle emissioni nelle aree di Slobozia e Ciulnița, ha contestato i permessi ambientali dell’azienda. In risposta, Clean Tech ha presentato ai membri di AER Muntenia una richiesta di risarcimento di 20 milioni di euro in caso di revoca effettiva dei permessi. Di conseguenza, la controversia è stata iscritta nei registri catastali dell’associazione, congelandone la gestione del patrimonio immobiliare.

Il rapporto ombra Liberties Rule of Law 2025 conferma il persistere di questa tendenza. In Romania, giornalisti e attivisti subiscono intimidazioni sotto forma di SLAPP, spese processuali eccessive e procedimenti penali. Tuttavia, come succede in altri paesi dell’UE, oltre il 90% dei casi di SLAPP è nazionale: manca la componente transfrontaliera, un prerequisito per l’applicazione della Direttiva UE anti-SLAPP se recepita alla lettera dagli Stati membri, senza tenere conto della Raccomandazione UE anti-SLAPP. Per questo motivo, diverse organizzazioni hanno esortato le autorità romene a estendere le protezioni della Direttiva UE anti-SLAPP ai casi nazionali e ai procedimenti penali durante la sua attuazione.

La missione MFRR di accertamento dei fatti del 2024 in Romania e la successiva missione di advocacy a Bucarest si sono concentrate sul crescente fenomeno delle SLAPP. Le missioni hanno rilevato che i media romeni si trovano ad affrontare un numero allarmante di tali casi volti a mettere a tacere il giornalismo investigativo e l’informazione critica. Gli stakeholder romeni hanno riferito che la pratica dell’intimidazione legale attraverso cause civili vessatorie ha iniziato a diffondersi nel 2018. Queste azioni sono talvolta avviate con l’intento di scoprire fonti giornalistiche. Sebbene manchino dati precisi, i giornalisti intervistati durante la missione hanno confermato che le loro testate sono prese di mira da una o due azioni legali all’anno, indicando una chiara tendenza al rialzo. A presentare le SLAPP sono principalmente imprenditori e politici. I danni richiesti in queste cause vanno da somme simboliche a cifre esorbitanti. Un esempio lampante è la richiesta di risarcimento da 3,4 milioni di euro presentata nel marzo 2024 contro la testata indipendente Context.ro da un uomo d’affari romeno che sosteneva di aver perso un lucroso contratto di aviazione a causa di una delle loro inchieste. Anche richieste di risarcimento di importo inferiore, pari a poche migliaia di euro, possono seriamente minacciare la sopravvivenza delle piccole redazioni locali. Mentre la maggior parte dei casi si conclude a favore dei giornalisti, le difficoltà economiche e i lunghi procedimenti legali creano un forte effetto dissuasivo, scoraggiando il giornalismo investigativo e la copertura critica.

A seguito della missione MFRR di advocacy a Bucarest, il MFRR Engagement Advocacy Workshop, tenutosi nell’ottobre 2024, ha riunito i partecipanti per discutere gli attuali problemi nella lotta alle SLAPP. Le discussioni hanno confermato che i giornalisti che lavorano su questioni di interesse pubblico, insieme alle ONG ambientaliste, rimangono i principali obiettivi delle SLAPP in Romania. Nell’ambito del workshop, i partner di OBCT ed EFJ hanno invitato giornalisti, avvocati e tutti i settori della società civile romena impegnati nella difesa della libertà di espressione a collaborare per garantire che la Direttiva UE Anti-SLAPP venga recepita dai responsabili politici del Paese in modo coerente con i più elevati standard stabiliti nella Raccomandazione Anti-SLAPP dell’UE del 2022 e nella prossima Raccomandazione Anti-SLAPP del Consiglio d’Europa.

Di conseguenza, ActiveWatch si è impegnata a proseguire il dialogo avviato nell’autunno del 2024 e ha convocato una riunione di follow-up nell’ottobre 2025. L’incontro si è concentrato sulla creazione di un gruppo di lavoro nazionale orientato alla libertà dei media per affrontare le sfide che la comunità giornalistica romena si trova ad affrontare, tra cui potenziali strategie di advocacy, partnership e opportunità di finanziamento per la difesa dei media nei casi di SLAPP.

Nel frattempo, sebbene nel 2023 fosse stato istituito un anti-SLAPP Focal Point presso l’Istituto romeno per i diritti umani, le discussioni tra la società civile romena e il Ministero della Giustizia sono culminate, nella primavera del 2025, nella finalizzazione di un disegno di legge volto a recepire la direttiva relativa alle SLAPP nazionali.

Nel complesso, queste iniziative segnalano un graduale consolidamento della risposta istituzionale e della società civile romena alle SLAPP. Tuttavia, l’efficacia di queste misure dipenderà in ultima analisi dalla loro attuazione e dalla misura in cui promuoveranno una reale collaborazione tra gli attori statali e il settore dei media.

Questo articolo è stato prodotto all'interno del progetto Media Freedom Rapid Response (MFRR), un meccanismo a livello europeo che traccia, monitora e risponde alle violazioni della libertà di stampa e dei media negli Stati membri dell'UE e nei Paesi candidati

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