Sviluppo rurale in Albania: giovani protagonisti

Vullnet e Visar abitano entrambi nel nord dell’Albania e sono impegnati con due delle principali associazioni di agricoltori del nord del paese. Li abbiamo incontrati per parlare del loro lavoro e di come vedono il futuro delle aree in cui abitano

03/01/2023, Davide Sighele -

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Durante un'attività del progetto europeo Rural-You, promosso da RTM e dedicato a giovani e sviluppo rurale (RTM Volontari nel mondo

Vullnet Kuçi

Ci potresti parlare del tuo ruolo all’interno dell’organizzazione AgroPuka?

Vullnet Kuçi: Sono originario di Pukë, nord dell’Albania. Da due anni lavoro con l’associazione locale AgroPuka . Sarò operatore nel nuovo centro di assistenza agricola di Pukë. Il mio lavoro consisterà nel gestire i servizi che offriamo per gli agricoltori e raccogliere i bisogni e le necessità degli agricoltori locali. Nella mia zona alla maggior parte degli agricoltori mancano informazioni e competenze, per questo è importante il ruolo di un operatore che è una persona vicina a loro, che cerca di capire i loro problemi e necessità e poi, quei problemi, cerchiamo insieme di risolverli.

Quale il tuo percorso di studi? 

Mi sono laureato in economia e ho poi fatto un master in gestione aziendale a Tirana.

Hai mai pensato, durante gli studi, che non saresti ritornato a Pukë? 

Quando ero studente non avrei mai pensato di tornare a Pukë. Al termine degli studi ho lavorato qualche anno a Tirana, ho poi capito che potevo fare di più per la mia zona di origine. Ho quindi deciso di tornare e mi sono inserito in alcuni gruppi di lavoro volontari impegnati in piccoli progetti. Sono tornato perché la mia famiglia abita lì, sono cresciuto lì e conosco la zona, so bene quali sono le potenzialità, vorrei dare un contributo per lo sviluppo dell’area. 

Quali queste potenzialità? 

Negli ultimi anni ho fatto tra le altre cose anche il lavoro di guida locale, è quindi per me un piacere parlare di tutto questo. Ma prima vorrei premettere che anni fa non avrei saputo rispondere, non capivo le potenzialità di Pukë avendo sempre vissuto lì. E’ una città piccola ma ormai conosciuta in Albania come meta montana adatta alle famiglie. Pukë offre inoltre prodotti locali notevoli come i frutti di bosco selvatici e i funghi porcini. Il territorio ha potenziale per sviluppare anche il settore ovicaprino e dell’apicoltura. Questi prodotti del territorio potrebbero poi essere valorizzati nel contesto turistico. 

Hai mai pensato di investire in un luogo per l’ospitalità? Ci sono giovani che lo fanno? 

Due anni fa, con la mia famiglia abbiamo aperto una struttura per ospitare turisti. Visto che ho lavorato come guida locale, ho aiutato anche altri miei coetanei ad entrare nell’attività degli agriturismi. Vicino a Pukë si trova inoltre il lago di Koman, famoso e molto visitato. 

Come procede la tua attività d’ospitalità? 

Ho iniziato la mia attività dopo la pandemia. Ero pieno di dubbi inizialmente, pensavo di aver avuto un tempismo pessimo e che forse non era proprio il momento adatto. Ma visto l’investimento fatto ho deciso di continuare. Dopo due o tre mesi sono stato impressionato dal numero di turisti che arrivavano, ricevevo tante richieste. Questo era dovuto all’assenza di offerte alternative nella zona, ma anche dalla volontà di viaggiare dopo la pandemia. 

Quanto è importante il marketing sul web per le attività turistiche? 

Il marketing online è stato uno dei nostri pilastri per sviluppare tutti i nostri progetti. La prima clientela è stata proprio frutto di quest’ultimo. Ogni anno lavoriamo intensamente per stare al passo con le evoluzioni del web. 

La cosa più difficile che ha dovuto affrontare in questi anni? 

La principale difficoltà all’inizio, una volta tornato a Pukë, è che nonostante i miei studi e l’essere stato altrove è difficile convincere le persone del fatto che possono rimanere dove sono e sviluppare la loro area. Per quattro anni ho seguito vari progetti, specialmente con gruppi di giovani, il fine era quello di dimostrare che con il duro lavoro e la fiducia nelle proprie idee si ottengono ottimi risultati. 

Si sta creando quindi un gruppo di tuoi coetanei, ti senti meno solo in questa iniziativa di sviluppo rurale? 

Adesso abbiamo un gruppo di ragazzi con cui collaboriamo, parliamo di come sviluppare il nostro territorio, uno dei miei sogni è quasi stato esaudito.

 

 

Visar Mataj

Di cosa ti occupi attualmente?

Visar Mataj: Sono nato a Kukës, nord-est dell’Albania. Lavoro da quasi due anni per l’associazione ADAD e sarò uno degli operatori di un centro di assistenza agricola creato nel quadro del progetto Ruralbania . Siamo ancora ad una fase iniziale, al momento stiamo raccogliendo i dati degli agricoltori della zona per meglio strutturare le nostre attività. 

Lo scorso ottobre hai partecipato ad una visita studio a Reggio Emilia, promossa nel contesto del progetto Ruralbania, cosa ti ha colpito di più di questa settimana di visita? 

La cosa da cui sono rimasto più impressionato è il modello dei Centri di assistenza agricola di Cia, la Confederazione italiana agricoltori per i servizi che offrono e per come sono organizzati. 

Nei prossimi anni dovrete fare molte cose, c’è qualcosa che ti preoccupa di più rispetto alla realtà di Kukës? 

Nel futuro vorrei che gli agricoltori avessero piena fiducia nel nostro operato, vorremmo diventare un punto di riferimento per i servizi che offriamo.  

Quali sono le potenzialità dal punto di vista agricolo e rurale della zona in cui abiti? 

Il territorio di Kukës comprende una superficie mista tra campi e collina oltre che zone montane e impervie, è adatta anche per le coltivazioni ma il settore più sviluppato è quello ovicaprino.

Qual è il tuo sogno professionale per i prossimi cinque anni? 

Il mio sogno personale è dare un vero contributo nel territorio, siamo pieni di risorse ma bisogna utilizzarle nel modo giusto.  

 

Intervista realizzata nell’ambito del Progetto RURALBANIA , finanziato dall’AICS-Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo

RurAlbania

Pukë, Kukës, Dibër sono questi alcuni dei centri rurali del nord dell’Albania cuore del progetto RuralAlbania. È nel contesto di questo progetto – finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo – che in ottobre è avvenuta una visita in Italia di protagonisti dello sviluppo rurale albanese. Capofila de progetto è l’ong reggiana Volontari nel Mondo RTM e vi collaborano anche la Regione Emilia Romagna e CIA-Agricoltori Italiani oltre a numerose realtà albanesi

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