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Sofia Architecture Week, architettura senza limiti?
Inaugurata ieri nella capitale della Bulgaria il “Sofia Architecture Week”. Sei giorni ricchi di mostre, incontri, conferenze, proiezioni e workshop, per cercare un nuovo equilibrio tra vecchio e nuovo e tra interessi pubblici e privati negli spazi urbani. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Partendo dal presupposto che l’architettura sia qualcosa di piú del semplice costruire metriquadri, i due curatori di questa 4° edizione del festival, Ljubo Georgiev (Bulgaria) e Hans Ibelings (Olanda), aprono il Sofia Architecture Week col titolo "Architecture unlimited? – architettura senza limiti?“.
Un titolo che si adatta bene alla città bulgara, che urbanisticamente presenta numerose incoerenze e confusioni. Una città in cui i segni dell’era comunista sono ancora presenti ovunque e si incontrano e scontrano con diverse forme e costruzioni moderne.
L’evento, che si propone da ormai alcuni anni come punto d’incontro e dialogo tra esperti e non, interessati allo sviluppo e ai problemi del settore urbano, si concentra quest’anno sui limiti dell’architettura, sul suo carattere trasformativo e offre un’ampia sezione dedicata alle realtà regionali e alle problematiche dei Balcani.
Al di là del suo carattere prettamente pratico, l’architettura ricopre un ruolo forte e influente sul contesto sociale, culturale ed economico.
L’attuale immagine della capitale bulgara è il risultato del mescolarsi di interessi pubblici, privati e di investitori sia locali che stranieri. Esiste la possibilità di metterli tutti d’accordo e riuscire a creare un equilibrio?
L’era comunista ha profondamente marcato con la sua ideologia l’architettura di questa e molte altre città della regione. I complessi prefabbricati, come quello di “Mladost” a Sofia, incarnazione del passato, sono tutt’ora casa di molti abitanti della città. C’è la possibilità di dar loro una nuova vita, di reinventarli, rinnovarli e renderli adatti al contesto sociale attuale?
Come si presenta l’architettura contemporanea in Bulgaria? Quali sono i suoi obiettivi e da quale ideologia è mossa? Si può parlare di architettura sostenibile in Bulgaria?
Col motto “guarda e impara, ma anche “pensa e agisci“, la manifestazione propone una serie di discussioni, mostre, conferenze e diretti interventi sul luogo, workshop per ragazzi e adulti col fine di identificare possibili soluzioni durature a queste ed altre domande.