Sesso e pubblicità, dibattito in Bulgaria

Un enorme 69 troneggia da mesi su cartelloni pubblicitari per le strade di Sofia. Scontato il riferimento al Kama Sutra. E nel Paese si discute sul rapporto tra pubblicità, TV, violenza e sesso.

10/01/2003, Redazione -

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Una pubblicità della vodka ‘Extaz’ (Ecstasy), con non proprio velati riferimenti sadomaso, trasmessa sulle maggiori reti televisive della Bulgaria. E l’opinione pubblica bulgara ne è uscita scossa. Il Consiglio per i media elettronici (CEM) ha invitato ad un dibattito pubblico, che prenda spunto dalla recente vicenda della ‘Ektaz’ e che vada a coinvolgere in modo più ampio la questione del rapporto tra televisione e violenza e crudeltà.
La CEM ha inviato per questa ragione una lettera aperta all’Agenzia statale per l’infanzia, all’Associazione pubblicitari, ai vari mass media ed a numerose ONG, richiedendo un opinione in merito alla recente pubblicità della ‘Extaz’.
"Si è ricercato intenzionalmente lo scandalo", ha dichiarato al quotidiano ‘Sega’ Lilya Raycheva, docente di TV-giornalismo. Chiarendo poi che il dibattito sulla pubblicità faceva senza dubbio parte delle politiche di marketing dell’azienda e di Geisha Ganchev, produttore della vodka. I riferimenti semantici per provocare lo scandalo vi sarebbero tutti, afferma sempre la Raycheva: una donna incatenata, voyeurismo, lussuria.

"Erotismo e sesso vengono sbandierati nei cartelloni pubblicitari", titola un altro quotidiano bulgaro, ‘Troud’, riferendosi a campagne pubblicitarie presenti da mesi nelle strade, nei metro, nelle stazioni di Sofia, che fanno dei riferimenti sessuali la strategia per influenzare e colpire i consumatori. Tra queste quella di un’altra vodka, la ‘Flirt’, dove una modella se ne sta seduta con trasporto sul menu appoggiato su di un tavolo. "Ha detto che sceglierà tempi lunghi" si afferma nello slogan, riferendosi ai due piedi decisamente maschili che spuntano da sotto il tavolo.
"In questi 12 anni di transizione il sesso è stato utilizzato in moltissime pubblicità", ha commentato Hristo Kaftandzhiev – professore in pubbliche relazioni presso l’Università ‘Sveti Kliment Ohridsky’ a Sofia. "In altri Paesi di solito non si tende a dare l’immagine ad esempio di un istituto bancario attraverso suggestioni sessuali subliminali, ma in Bulgaria questa è pratica diffusa".

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