Sempre più Dodik
In un voto amministrativo fortemente connotato su base politico-nazionale vincono Milorad Dodik e l’SDA di Sulejman Tihić. Tra i croato bosniaci affermazione dell’HDZ-BiH. Buono il risultato dei socialdemocratici di Lagumdžija, un sindaco per il premio Oscar Tanović
Secondo i risultati preliminari resi noti nella notte a Sarajevo dalla Commissione Elettorale Centrale (CIK), i vincitori delle elezioni amministrative tenutesi ieri in Bosnia Erzegovina sarebbero l’Unione dei Socialdemocratici Indipendenti (SNSD), di Milorad Dodik, e il Partito dell’Azione Democratica (SDA) di Sulejman Tihić.
Il presidente della CIK, Suad Arnautović, ha dichiarato in conferenza stampa che l’SNSD avrebbe ottenuto 32 sindaci, l’SDA 28, il Partito Democratico Serbo (SDS) e l’Unione Democratica Croata 16, il Partito Socialdemocratico (SDP BiH) 10, il Partito per la Bosnia Erzegovina (Stranka Za BiH) 4. Secondo altre proiezioni, tuttavia, l’affermazione di SNSD e SDA sarebbe ancora più consistente con rispettivamente 35 e 34 sindaci già confermati.
Per quanto riguarda il dato della partecipazione al voto, le cifre fornite dalla Commissione Elettorale confermano la disaffezione dei cittadini bosniaci nei confronti delle urne. Secondo la CIK si sono infatti recati a votare solo il 55% degli aventi diritto, vale a dire 1.634.523 votanti su circa tre milioni di iscritti.
Dopo una campagna elettorale giocata su grandi temi politico-nazionali, e non sulle questioni che saranno di competenza di sindaci e consigli comunali nei prossimi 4 anni, il voto di ieri sembrerebbe dunque confermare l’ulteriore consolidamento tra l’elettorato serbo bosniaco della SNSD a scapito dell’SDS. In campo bosgnacco invece arretra il partito del presidente Haris Silajdzić a scapito di una netta affermazione dell’SDA.
Secondo il segretario esecutivo dell’SNSD, Rajko Vasić, l’Unione dei Socialdemocratici Indipendenti ottiene la carica di sindaco a Banja Luka (confermato Dragoljub Davidović) e, tra gli altri, nei comuni di Krupa na Una, Novi Grad, Kozarska Dubica, Prnjavor, Mrkonjić Grad, Kneževo, Šamca, Donji Žabari, Zvornik, Sokoca, Trnovo, Han Pijesak, Višegrad, Bileća, Kalinovik, Trebinje e Čajniča.
Secondo il comitato elettorale del Partito Democratico Serbo (SDS), il partito avrebbe invece la maggioranza – tra gli altri comuni – a Doboj (Obren Petrović, ma il candidato dell’SNSD Zdravko Milićević non ha ancora riconosciuto la vittoria dell’avversario), Bijeljina (Mićo Mićić), Istočna Ilidža, Pale, Ugljevik, Gacko.
Per quanto riguarda l’SDA, il presidente del partito Sulejman Tihić, ha dichiarato che "questo è il miglior risultato dal 2004" e che "l’SDA è tornato ad essere il partito più forte in Bosnia Erzegovina". Sindaci dell’SDA governeranno Zenica (Husejin Smajlović), Vogošća (Asim Sarajlić) e la circoscrizione elettorale di Stari Grad a Sarajevo (Ibrahim Hadžibajrić).
Secondo alcune agenzie il Partito di Azione Democratica potrebbe vincere anche in altri comuni per i quali non ci sono ancora proiezioni definitive, compresi Goražde – che è in lizza con lo Stranka Za BiH – e Srebrenica, aggiudicandosi così fino a 38 sindaci.
Il presidente del comitato elettorale del partito, Amir Zukić, ha dichiarato che "l’SDA vince queste elezioni e già in questo momento a spoglio non ancora concluso, ndr ci aggiudichiamo la vittoria in un numero maggiore di comuni rispetto a 4 anni fa". Tra gli altri, secondo Zukić, l’SDA vince anche a Gornj Vakuf, Doboj Jug e Doboj istok e Gradačac.
Lo Stranka Za BiH (Partito per la Bosnia Erzegovina) dal canto suo, secondo il vice presidente del partito Safet Halilović, vince invece sicuramente a Trnovo, Kladanj e Goražde.
Nei comuni in cui i croato bosniaci sono la maggioranza, secondo il presidente dell’Unione Democratica Croata (HDZ BiH) Dragan Čović, vincono i candidati di questo partito, compresi Čapljina e Tomislavgrad, dove l’HDZ BiH finora non aveva un proprio sindaco. Secondo Čović anche il nuovo sindaco di Mostar sarà dell’HDZ BiH.
Božo Ljubić, presidente dell’HDZ 1990 (la formazione nata da una scissione interna all’Unione Democratica Croata della Bosnia Erzegovina), ha riconosciuto l’egemonia dell’HDZ BiH ricordando come il proprio partito si presentava per la prima volta alle amministrative.
Il Partito Socialdemocratico (SDP BIH) ha ottenuto un buon risultato a Sarajevo, vincendo a Novi Grad con Damir Hadžić e confermando il proprio candidato (Dževad Bećirević) nella circoscrizione centrale. Il presidente del partito, Zlatko Lagumdžija, ha dichiarato che "se la politica in questo Paese avesse una morale, la carica di sindaco di Sarajevo dovrebbe andare all’SDP". I socialdemocratici vincono anche a Tuzla (Jasmin Imamović), Bihać, Gračanica, Živinice, Kakanj e Vareš nella Federazione BiH e a Vukosavlja in Republika Srpska. Secondo Lagumdžija, i candidati dell’SDP hanno ottenuto da due a tre volte più voti rispetto alle amministrative del 2004.
Naša Stranka, il partito del premio Oscar Danis Tanović, ha ottenuto un sindaco a Bosanski Petrovac, nel Cantone Una-Sana. Il partito aveva sollevato molte aspettative tra gli elettori che rifiutano le logiche di contrapposizione nazionale, ma aveva affrontato la campagna elettorale con mezzi modesti (circa 20.000 euro spesi per l’intera campagna secondo quando dichiarato da Tanović al settimanale Dani). Peđa Kojović, rappresentante del comitato esecutivo del partito, ha tuttavia affermato che, secondo i dati in proprio possesso, candidati di Naša Stranka entreranno nei consigli comunali di circa la metà delle 48 circoscrizioni elettorali in cui il partito presentava propri candidati.