Salvare il lago di Prespa, un tesoro naturale tra tre stati balcanici
Il lago di Prespa, diviso tra Macedonia del Nord, Albania e Grecia, è l’habitat naturale di migliaia di specie, alcune delle quali uniche al mondo. A causa della graduale perdita di acqua, rischia però di perdere la sua biodiversità. Nonostante i crescenti sforzi per salvarlo, la situazione appare estremamente complicata
Secondo gli ecologi il lago di Prespa, situato al confine tra Macedonia del Nord, Grecia e Albania, è un prezioso habitat acquatico e patrimonio di biodiversità. Tuttavia, questa biodiversità è ora in grave pericolo a causa del declino a lungo termine del livello dell’acqua del lago.
Un gran numero di studi ha evidenziato diversi motivi per la perdita di acqua. Il problema è iniziato decenni fa, ma si è intensificato di recente.
Uno dei problemi principali è il collegamento sotterraneo del lago di Prespa con il vicino lago di Ohrid. L’acqua del lago di Prespa sfocia nel lago di Ohrid perché il primo si trova ad un’altitudine di 853 metri, mentre il secondo a 695 metri, e poiché i due sistemi sono collegati, l’acqua di uno scorre lentamente nell’altro.
Sempre meno acqua
Uno dei motivi principali dell’abbassamento del livello dell’acqua del lago di Prespa è la necessità di irrigare le colture agricole, 35 milioni di metri cubi di acqua all’anno, e i sistemi di pozzi d’acqua situati nei tre stati che ne traggono direttamente l’acqua già a partire dagli anni ’50.
Una ricerca dell’Istituto di Biologia della Facoltà di Scienze e Matematica di Skopje ha rilevato l’uso (in)controllato di fertilizzanti artificiali e in particolare di pesticidi intorno al lago. Ulteriore inquinamento è causato dai rifiuti solidi gettati nelle acque, poiché vi è un gran numero di discariche non regolamentate sulle rive del lago e grandi quantità di rifiuti vengono gettate nei fiumi che sfociano nel lago. Inoltre, i cambiamenti climatici con la mancanza di pioggia e neve contribuiscono alla riduzione del livello dell’acqua.
Tutti questi motivi hanno portato a cambiamenti catastrofici nell’equilibrio chimico e fisico dell’acqua del lago e ad una diminuzione della quantità di ossigeno, o addirittura alla sua assenza negli strati più profondi dell’acqua. Ciò minaccia la sopravvivenza delle specie animali e vegetali che vivono nel lago, habitat di numerose specie endemiche.
"A causa del ritiro dell’acqua, il lago di Prespa ha ora una profondità di soli 15 metri e gli strati più profondi mancano di ossigeno a causa dell’eutrofizzazione durante l’estate. L’ossigeno è condizione per la vita e la sua riduzione porterebbe all’estinzione della vita nel lago di Prespa", avvertono gli esperti dell’Istituto idrobiologico macedone.
Anche in passato, decine di migliaia di anni fa e la più recente circa mille anni fa, il livello del lago è stato basso, ma a quel tempo non c’era una pressione umana così intensa. L’attuale perdita di acqua ha conseguenze di vasta portata perché avviene in un breve periodo di tempo (dal punto di vista geologico) ed è accompagnata dall’inquinamento.
Un patrimonio di biodiversità
Il numero e la diversità delle specie sono la caratteristica principale della biodiversità del lago di Prespa e della regione circostante. In passato era lungo 28,6 chilometri, largo 16 e profondo fino a 76 metri.
Il lago ospita circa duemila specie di animali e piante (inclusi 50 animali endemici e 19 piante endemiche), oltre 200 specie di uccelli e 23 specie di pesci di cui 9 endemiche (5 sono uniche alla penisola balcanica e 4 sono uniche al lago stesso).
Il lago di Prespa è composto da due laghi interconnessi, il Grande e il Piccolo Lago di Prespa, al confine tra Macedonia del Nord (che ospita la maggior parte del Grande Lago di Prespa), la Grecia e l’Albania. Il lago di Prespa fa parte del territorio del Comune di Resen. Alla Macedonia del Nord fanno capo circa 761,6 km2 (56,42%) della superficie del lago, alla Grecia 321,6 km2 (23,82%) e all’Albania 266,8 km2 (19,76%).
Per le sue specifiche caratteristiche idrologiche, idrobiologiche e geomorfologiche, i paesaggi naturali, l’unicità, la bellezza naturale dell’area e altri elementi di valore, il lago è stato dichiarato area protetta in Macedonia del Nord nel 2011.
Crescono gli sforzi per salvare il lago
I tentativi di salvare il lago vanno avanti da decenni. Come riportato dai media locali, già nel 2000 era stata firmata una dichiarazione congiunta tra Macedonia, Grecia e Albania che ha istituito un organismo di coordinamento transfrontaliero del Lago di Prespa per coordinare i progetti di protezione.
L’aiuto è arrivato anche da varie organizzazioni internazionali come l’UNDP attraverso il Global Environment Facility. Sono in corso di attuazione progetti per introdurre sistemi di controllo dell’utilizzo di rifiuti artificiali e pesticidi nella produzione delle mele. I coltivatori di mele sono stati anche formati per utilizzare nuove tecniche di risparmio idrico. Di conseguenza, si è osservata una riduzione del 60% della quantità di acqua utilizzata per l’irrigazione.
Inoltre, è stato introdotto un progetto per l’utilizzo dei rifiuti biodegradabili, ovvero l’utilizzo delle mele come compost (rifiuti biologici da giardinaggio e domestici) da utilizzare in agricoltura in sostituzione dei fertilizzanti artificiali. Nell’ambito dell’attuazione della Dichiarazione per la protezione del Lago di Prespa, gran parte dei progetti è stata finalizzata alla pulizia del bacino del Golema Reka, il più grande fiume che sfocia nel lago stesso, dai rifiuti depositati.
Nel 2020 è stato elaborato un piano d’azione ed è stato formato un organo di governo del Parco di Prespa e della gestione delle acque transfrontaliere affinché un gruppo di esperti dei tre paesi possa incrociare i dati e lavorare insieme per salvare il lago. I gruppi non si sono ancora incontrati.
Nel dicembre 2022, l’ambasciatore UE David Geer ha annunciato un aumento dell’assistenza finanziaria per Prespa, anche per gli impianti di trattamento delle acque reflue e la gestione dei rifiuti solidi, nonché altre attività che l’UE intraprenderà per la promozione del turismo e la protezione dell’ambiente, nonché l’aiuto a varie imprese attive in questa regione, come i coltivatori di mele. L’estensione del lago su tre paesi crea un’opportunità per la cooperazione transfrontaliera con il sostegno dei fondi dell’Unione europea, un elemento di speranza per salvare questa risorsa idrica.