A quasi un anno dal nuovo governo in Serbia, i sentimenti della popolazione locale sono di un peggioramento delle proprie condizioni di vita anziché di un miglioramento. E ciò non è poi così paradossale, se pensiamo alla gestione politica dei posti di lavoro avuta dal regime di Milosevic, ai prezzi politici dei beni di prima necessità, etc… Oggi la popolazione serba valuta la propria situazione economica, in un scala da 1 a 5, a malapena di 2.27, per cui il 58 % del campione selezionato considera la propria posizione difficile o addirittura molto difficile. La ricerca è stata fatta da NGO G17+ (del quale alcuni rappresentanti sono membri del governo Federale e Serbo) e ha preso in considerazione il territorio della Serbia, della Voivodina e la città di Belgrado (il campione comprendeva 2006 famiglie). I politici dovrebbero essere preoccupati, Branko Milanovic, esperto della Banca Mondiale e uno dei promotori della ricerca, ha detto:"il 40% della popolazione pensa che la loro condizione si sia deteriorata negli ultimi sei mesi, mentre il 50% pensa che la situazione è la stessa che esisteva durante il regime precedente." Finora il 25% crede che il precedente regime fosse esattamente lo stesso da incolpare per la situazione attuale, ma il numero di quelli che ugualmente incolpano il presente governo è del 40% e sta aumentando. Quando si chiede quanto dovrebbero essere pagati mensilmente per il loro lavoro, il 50% risponde due volte di più e il 29% persino tre volte di più del loro attuale salario. La paura della privatizzazione è ancora forte in più del 90% dei soggetti. Più del 60% dei partecipanti, comunque, crede che il governo dovrebbe procedere a qualsiasi costo nella realizzazione delle riforme, in modo tale da garantire abbastanza presto benefici reali a tutta la popolazione.
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