Resource Centre: la cassetta degli attrezzi per la libertà dei media
E’ online una nuova piattaforma, sviluppata da OBC e da European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF), grazie alla quale giornalisti, policy-maker, studiosi e cittadini possono accedere a materiali sempre aggiornati riguardanti la libertà e il pluralismo dei media in Europa
Nell’ambito del loro impegno a favore della libertà di stampa OBC e ECPMF lanciano il Resource Centre Online sulla Libertà dei Media, uno strumento che favorisce la diffusione e la fruizione di contenuti rilevanti sulla libertà di stampa in Europa. L’iniziativa si iscrive in un progetto più ampio, realizzato grazie al finanziamento delle Commissione Europa, che vede OBC fra i partner fondatori dello European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF) con sede a Lipsia.
Oltre a garantire accesso sistematico a pubblicazioni rilevanti e aggiornate, il Resource Centre include sezioni dedicate rispettivamente agli strumenti legali a tutela della libertà dei media in Europa, ai centri di supporto per i giornalisti minacciati, alle opportunità formative fino ai multimedia e alle campagne di sensibilizzazione su temi legati alla libertà di stampa in tutta Europa.
Libertà dei media, un problema anche europeo
Il Resource Centre nasce dalla considerazione che a fronte di una crescente pressione ai danni dei media in Europa, il coinvolgimento del pubblico rispetto a questo tema rimane molto scarso.
Visita il portale Resource Centre per la Libertà dei Media
La libertà dei media è a rischio in molti paesi europei, risultato di pressioni politiche ed economiche sugli organi di informazione, dell’erosione degli standard professionali, dell’incidenza crescente del fenomeno dell’autocensura e di veri e propri attacchi anche fisici e violenti ai giornalisti. Come nota Freedom House, il continente è la seconda regione al mondo in termini di declino della libertà di stampa nell’ultimo decennio. Questo deterioramento è ulteriormente aggravato dalla progressiva perdita di interesse e di fiducia da parte dei cittadini nei confronti della situazione degli organi di informazione, un fattore di rischio sul quale OBC ha richiamato l’attenzione con la pubblicazione del report Safety net for European Journalists.
Allo stesso tempo sono molte le associazioni, le ONG e le organizzazioni professionali che svolgono un prezioso lavoro di documentazione, analisi, e advocacy sul tema della libertà dei media. Il lavoro di questi enti può costituire la base per un dibattito documentato e inclusivo sul tema, ma le fonti esistenti sono frammentate, disseminate nel web e quindi e difficilmente accessibili.
Cosa contiene?
Per rispondere a questa doppia sfida, OBC e lo European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF) con sede a Lipsia hanno ideato e implementato quindi il Resource Centre, una piattaforma online liberamente accessibile che raccoglie, seleziona e cataloga contenuti rilevanti sulla libertà di stampa in Europa. L’iniziativa intende stimolare la circolazione di contenuti di qualità e alimentare il dibattito pubblico, contribuendo ad una maggior consapevolezza dei rischi e delle pressioni che limitano l’indipendenza e il pluralismo dei media e delle conseguenze che queste possono esercitare sul funzionamento dei sistemi democratici e sui diritti dei cittadini.
Tra i materiali recentemente caricati si va ad esempio da un rapporto dell’OSCE sull’effetto della propaganda nel conflitto ucraino ad un’analisi dell’Associazione dei giornalisti macedoni sui processi penali contro giornalisti in corso nel paese. Oppure vi sono opportunità di formazione come due corsi on-line offerti dal CMPF con sede a Firenze su "Etica e Sicurezza" o sulla "Diffamazione". Ma sul Resource Center si possono anche trovare tutti i contatti aggiornati dei centri che offrono sostegno a giornalisti minacciati: l’ultimo centro in ordine cronologico inserito è ad esempio il Kosovo Free Help Line.
Curatela di contenuti digitali
L’attività del Resource Centre si inserisce nell’esperienza della curatela di contenuti digitali, un settore in espansione che affronta in maniera ragionata uno dei paradossi della società dell’informazione: l’abbondanza di contenuti online può costituire un ostacolo all’accesso a fonti affidabili e aggiornate così come alla loro contestualizzazione. Trovare e contestualizzare un’informazione può essere estremamente dispendioso in termini di tempo, risorse, attenzione. L’attività di curatela diventa quindi essenziale quando la semplice ricerca non basta più, perché offre a diverse tipologie di utenti l’accesso diretto a fonti e contenuti che ciascuno di loro impiegherebbe ore a trovare, valutare e contestualizzare.
Il valore aggiunto del Resource Centre consiste proprio nell’offrire una panoramica ragionata, basata su un processo di mappatura preliminare e selezione dei numerosi contenuti disponibili online, che vengono sistematizzati in modo che ciascun utente possa reperire i materiali di proprio interesse selezionandoli in base all’area geografica, allo specifico argomento o alla tipologia di fonte.
Fare rete
Il Resource Centre funziona inoltre come strumento di networking, favorendo lo scambio di conoscenze e la creazione di reti non solo fra gli utenti ma anche fra gli enti che producono le fonti curate. Uno sforzo questo che viene ulteriormente potenziato dalla piattaforma di crowdsourcing, parte integrante del progetto, che permette la segnalazione di documenti e contenuti da parte degli utenti stessi e delle organizzazioni attive sui temi della libertà dei media in Europa.
La capacità di disseminazione di questo progetto beneficia infine della collaborazione strategica con Wikimedia Italia. I contenuti curati per il Resource Centre vengono diffusi anche attraverso la creazione di nuove voci e l’integrazione di articoli già esistenti nella più grande enciclopedia online, punto di riferimento indiscusso per il pubblico non specializzato.
Questa pubblicazione è stata prodotta nell’ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l’opinione dell’Unione Europea. Vai alla pagina del progetto