Processo Plavsic: alcuni commenti
Non c’è solo il processo Milosevic in corso a L’Aja. Cosa dicono i media balcanici sul processo a Biljana Plavsic, ex Presidente della Republika Srpska? Un sommario delle principali posizioni.
Biljana Plavsic si è presentata lunedì scorso di fronte al Tribunale dell’Aja per l’ultima giornata di udienze prima della sentenza, attesa per gennaio. L’anziana leader della Republika Srpska, tra i più stretti collaboratori di Radovan Karadzic durante la guerra, in ottobre si è dichiarata colpevole, affermando nel corso degli interrogatori che Slobodan Milosevic era la mente dietro la campagna di pulizia etnica in Bosnia Erzegovina. Le ultime giornate del processo hanno avuto una forte eco in molti media della ex Yugoslavia. Dopo un primo commento riprendiamo la questione per riportare altre posizioni dei media e dichiarazioni di politici della BiH e RFY.
Nacional ("Plavsic accusa severamente Milosevic e Karadzic"), riporta le dichiarazioni del consulente legale di Slobodan Milosevic, Moma Raicevic, il quale afferma che la ammissione di colpevolezza da parte della Plavsic si rifletterà sui casi aperti contro Radovan Karadzic, Ratko Mladic e Slobodan Milosevic. Secondo Raicevic, la Procura dell’Aja utilizzerà la dichiarazione di colpevolezza della Plavsic per provare la catena di comando esistente tra la Rs e le autorità yugoslave nella organizzazione di crimini contro i non Serbi in BiH. Raicevic aggiunge poi che: "Plavsic ha lavorato durante la guerra per eminenze grigie straniere e contro gli interessi nazionali". Blic titola: "Ha accusato Milosevic di pulizia etnica", mentre Nezavisne Novine e Glas Srpski: "Plavsic accusa tutti".
Il leader dell’SNSD, Milorad Dodik, presentatosi lunedì alla Corte quale testimone a difesa, ha affermato che il ruolo giocato dalla Plavsic ha permesso di salvaguardare gli accordi di Dayton. Anche l’ex segretario di Stato U.s.a. Madeleine Albright ha dichiarato di fronte al Tribunale dell’Aja che la Plavsic ha giocato un ruolo chiave nella messa in opera degli accordi di Dayton, nonostante fosse coinvolta in cose "orribili" durante la guerra in BiH. Carl Bildt, diplomatico svedese ed ex Alto Rappresentante, convocato di fronte alla Corte dell’Aja ha parlato della posizione di continuo sostegno da parte della Plavsic nei confronti degli accordi di Dayton.
La stampa croata riprende queste testimonianze. Vecernji List titola: "Madeleine Albright difende Biljana Plavsic"; Vjesnik: "Plavsic: Milosevic ha iniziato e condotto la politica di pulizia etnica in BiH"; Jutarnji List "Patto segreto con l’Aja: Plavsic accusa Milosevic di pulizia etnica"; Dnevni List: "Iniziata la discussione sulla sentenza contro Biljana Plavsic"; Slobodna Dalmacija: "Madeleine Albright testimonia a favore di Biljana Plavsic".
Vecernje Novosti ("Io sono colpevole, non il popolo") riporta una dichiarazione del primo ministro serbo Zoran Djindjic il quale afferma che Plavsic ha confessato coraggiosamente che lei, e non il proprio popolo, è responsabile per i crimini di guerra commessi in BiH: "Questo è un buon approccio, tutti dovrebbero rivedere il proprio ruolo nella storia e accettare le responsabilità personali, senza nascondersi dietro quelle collettive o dietro la politica mondiale."
VN riporta anche una dichiarazione di Mladen Ivanic, primo ministro della Republika Srpska, BiH: "I processi sono individuali … Non mi aspetto alcuna conseguenza per la RS. LA RS è stata sottoposta a critiche e pressioni dalle istituzioni internazionali per anni dopo gli accordi di Dayton, per cui non mi aspetto alcun incremento nelle pressioni cui siamo già normalmente sottoposti".
Nacional-FRY ("Fila: Plavsic sconterà la propria sentenza in un istituto") cita Toma Fila, difensore di Milosevic, che ritiene che la Procura e la difesa abbiano raggiunto un accordo segreto che potrebbe influenzare la sentenza della Plavsic. Toma sostiene che Plavsic potrebbe scontare la propria sentenza in un monastero o in qualche istituto di risocializzazione.
Un altro consulente legale di Slobodan Milosevic, Dragoljub Tomasevic, ha commentato le accuse di Plavsic contro Milosevic per aver organizzato il genocidio in BiH: "Si sono messi d’accordo sul fatto che la confessione di Plavsic avrebbe avuto gravi conseguenze non solo per Milosevic ma anche per il destino della RS. Se il Tribunale dell’Aja proclamerà Milosevic un criminale di guerra, la sua firma a Dayton non avrebbe alcun valore legale, e la Rs sarebbe stigmatizzata come una entità creata attraverso la pulizia etnica. Questo potrebbe mettere in questione la sopravvivenza della BiH".
La Procuratrice capo del Tribunale, Carla del Ponte, ha chiesto da 15 a 25 anni per persecuzione e crimini contro l’umanità, chiarendo che avrebbe chiesto la prigione a vita se Plavsic non si fosse consegnata spontaneamente e non avesse ammesso la propria colpevolezza. Del Ponte ha anche citato tra le circostanze aggravanti il rifiuto di Plavsic a collaborare con l’ufficio del Procuratore e ad apparire come testimone in altri processi.
La difesa ha sottolineato che, tenendo in considerazione la età della Plavsic (72 anni) ogni sentenza oltre gli 8 anni sarebbe una sentenza di ergastolo.
Il giudice May ha dichiarato che il verdetto sarà pronto dopo le vacanze(da: OHR – BiH Media Round Up 17, 18, 19.12.02).