Nomine in tv: polemiche anche in Croazia
Anche in Croazia clima "bollente" in merito a nomine televisive. Le dichiarazioni della neonominata direttrice Jasna Ulaga-Valic non aiutano a stemperare la situazione. "Voglio che i colleghi che lavoravano durante la guerra tornino a collaborare con noi"
Televisione di stato croata al centro della bufera. Il consiglio di amministrazione della HRT (radio televisione croata) ha nominato la nuova direttrice. Si tratta di Jasna Ulaga-Valic, una "quasi anonima" impiegata della televisione croata. E’ stata per tutti una sorpresa anche perchè, per la carica , erano in lizza altri concorrenti, alcuni dei quali molto conosciuti.
La nomina ha rafforzato la reputazione del direttore generale dell’HRT Mirko Galic che sembra essere inamovibile: è stato alla guida della televisione di stato durante gli anni di Tudjman ed ora è uomo di fiducia di Ivica Racan.
Jasna Ulaga-Valic ha già fatto sobbalzare molti tra il pubblico annunciando che "riporterà a lavorare la generazione dei giornalisti che lavoravano durante la guerra", quella generazione che è colpevole di gravi omissioni per quanto riguarda l’etica e la deontologia professionale. Una generazione che ha spesso "mentito", attutito le notizie invise al governo, collaborato nel fomentare una cultura dell’odio etnico e religioso. Ivica Djikic, del Feral Tribune, ha riassunto per noi la questione:"abbiamo sentito che servirà l’interesse pubblico, ma non sa assolutamente cosa significa interesse pubblico; sappiamo che si appoggerà sui suoi "compagni" della generazione della guerra, sui suoi fratelli in arme; sappiamo che la HRT promuoverà "i valori della famiglia e la visione cattolica del mondo" e che entrerà in competizione con gli organi informativi vaticani".
E molti programmi televisivi hanno contribuito in questi mesi ad esacerbare la situazione. Recentemente un talk show indipendente, trasmesso su HRT, Latinica, dedicato al sistema giudiziario croato, ha riacceso la "guerra" tra i due maggiori gruppi editoriali croati: il gruppo Nacional, guidato da Ivo Pukanic, e il EPH (Europa Press Holding) di Nino Pavic che pubblica tra gli altri Jutarnji list e Globus.
In un altro talk show il conduttore, Zelika Ogresta permise al deputato Anto Kovacevic di insultare molto pesantemente e violentemente l’assente Vesna Pusic, come aveva tra l’altro già fatto in Parlamento. La HRT non prese nessuna posizione in merito a quello che era accaduto nel proprio programma.
Come nessuna reazione vi è stata in occasione di un altro scandalo: in uno show trasmesso sull’HRT la conduttrice, Hloverka Novak-Srzic, ha permesso ad un telespettatore che interveniva telefonicamente di insultare due dei suoi ospiti su basi razziali. Si mettevano in dubbio infatti le credenziali e le competenze di Zarko Puhovski e Ivo Goldstajn perchè di "sangue giudeo". La presentatrice a questi insulti non ha saputo reagire se non con un sorriso imbarazzato ed ignorando l’accaduto. Il giorno dopo un portavoce della HRT ha cercato di scusarsi per l’avvenuto dovuto a suo avviso a "cause tecniche" che avevano impedito alla conduttrice di sentire cosa veniva detto dal telespettatore intervenuto. Quando invece tutti si erano resi conto che quest’ultima aveva perfettamente compreso le parole del telespettatore.