Nikol Pashinyan eletto primo ministro dell’Armenia
L’8 maggio scorso il Parlamento dell’Armenia ha votato – dopo un primo tentativo andato a vuoto lo scorso 2 maggio – la fiducia ad un governo guidato da Nikol Pashinyan, leader delle recenti proteste che hanno profondamente scosso la politica del paese. Il neo-premier ha ottenuto 59 voti a favore e 42 contrari.
Pashinyan in quest’occasione ha effettivamente ottenuto il sostegno che gli era stato promesso dal Partito repubblicano, il principale del paese e quello a cui appartiene il suo principale avversario di queste settimane, l’ex presidente e primo ministro uscente Serzh Sargsyan.
Nikol Pashinyan ha ottenuto il sostegno del proprio partito, Yelk e poi di Armenia prospera, e di Federazione rivoluzionaria (che assieme hanno 47 dei 105 seggi in parlamento). I restanti voti gli sono arrivati come detto dal Partito repubblicano.
Il neo-premier ha subito dichiarato di non aver alcuna intenzione di modificare la linea della politica estera armena – che guarda a Mosca – inclusa l’appartenenza all’Unione economica euroasiatica e la conferma dell’ospitalità a basi militari russe sul proprio territorio.
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