Mostar: otto mesi senza governo
Nella città divisa tra Croati e Musulmani, la minoranza serba è "ago della bilancia". Intanto viene annunciato il funzionamento della prima istituzione comune…
Che i partiti nazionalisti andassero d’accordo solo nel periodo prelettorale, quando l’unico obiettivo era quello di far cadere il governo socialdemocratico, lo si vede molto bene nel caso del Cantone Herzegovina-Neretva, il Cantone di Mostar.
Qui, otto mesi dopo le elezioni, i partiti che hanno vinto le elezioni a livello cantonale – la Comunità Democratica Croata (HDZ) e i musulmani Partito d’Azione Democratica (SDA) e Partito per la Bosnia Erzegovina (SbiH) – non riescono ancora a formare il governo. Il problema sul quale si sono scontrati è a chi debba andare il posto del membro serbo della presidenza cantonale tripartita: a un Serbo amico dei partiti nazionalisti musulmani oppure a uno che sta dalla parte dei Croati? In questi anni di divisione, infatti, a Mostar si sono ben cristallizzate le parti, e così ogni partito nazionale ha un "suo" Serbo da proporre a seconda delle situazioni.(Oslobodjenje, 07.06.2003)
Negli ultimi otto mesi di cosiddetto mandato tecnico, i rappresentanti di questi tre partiti sono riusciti a spendere tre milioni di marchi convertibili (1 euro = 0,52 km circa), senza fare niente. Questi stessi partiti avevano gran parte del potere anche prima, e il cantone Herzegovina-Neretva sta morendo da anni. Con queste ultime elezioni, tuttavia, si sono sciolte alcune coalizioni (lo SBiH prima stava insieme ai socialdemocratici dell’SDP), e adesso il problema è come riorganizzare le autorità con i nuovi (vecchi) partiti.
La città di Mostar e tutto il Cantone Hezegovina – Neretva in questi ultimi anni sono diventati famosi per il fatto che era sempre la comunità internazionale a risolvere (o almeno a cercare di risolvere) i problemi delle autorità. Con il nuovo Alto Rappresentante Paddy Ashdown, la massima autorità della comunità internazionale in Bosnia Erzegovina, la situazione non va molto bene. Già da mesi il suo delegato a Mostar, il francese Bercot, e la portavoce Avis Benes, non dicono altro che: "Siamo molto preoccupati". La periodica conferenza stampa della comunità internazionale a Mostar è ormai diventata una commedia. Sono sempre preoccupati…
Nel frattempo, nel cantone Herzegovina – Neretva, gli stipendi sono sempre in ritardo: medici, insegnanti e altre categorie non ricevono le loro buste paga da mesi. E se decidono di scioperare, le famose autorità reagiscono subito dicendo che: "Si tratta di un settore di importanza particolare, la scuola o la sanità, quindi lo sciopero non è un modo di reagire adeguato."
Finalmente, Paddy Ashdown ha lanciato un messaggio: la situazione del Cantone Herzegovina – Neretva dovrà essere risolta il prima possibile. Il primo passo avverrebbe proprio a Mostar dove, fra pochi giorni, comincerà a funzionare la prima istituzione comune della città divisa: la discarica dei rifiuti. Più simbolico di cosi…
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