Montenegro, attentato contro l’ambasciata americana

Mercoledì 21 febbraio un attentatore solitario ha gettato una bomba nel cortile dell’ambasciata americana a Podgorica, per poi morire in una seconda esplosione, in quello che sembra un suicidio.

Secondo il quotidiano Vijesti, la polizia avrebbe identificato l’attentatore in Dalibor Jauković, 43 anni, residente nella capitale montenegrina ma nato a Kraljevo, in Serbia. Ancora scarse le informazioni sulla dinamica dell’attacco, così come da definire le motivazioni di Jauković.

Sempre secondo Vijesti, Jauković avrebbe ricevuto una medaglia per “i servizi nel campo della difesa e della sicurezza per la Repubblica federale di Jugoslavia” nel 1999, l’anno della guerra in Kosovo e dei bombardamenti Nato.

Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine, l’esplosione di cui si sospetta Jauković è avvenuta intorno a mezzanotte. L’attentato, che sarebbe stato effettuato con una bomba a mano, non ha fatto registrare danni o vittime, se non il presunto attentatore.

Attraverso il suo sito l’ambasciata ha intanto comunicato l’esistenza di una situazione di pericolo, invitando i cittadini americani a non avvicinarsi alla sede diplomatica fino a nuova comunicazione.

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