Montenegro: a scuola, se non ora quando?

Alla vigilia dell’anno scolastico ancora irrisolto il contenzioso tra classe insegnanti e Ministero. Lo sciopero iniziato nel gennaio scorso rischia di protrarsi anche per quello prossimo.

28/08/2002, Redazione -

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Tra le molte cose incerte in questo momento in Montenegro vi è anche l’inizio dell’anno scolastico. Dal gennaio di quest’anno infatti circa 8 mila insegnanti montenegrini, su 12 mila in totale, sono in sciopero: le lezioni durano 25 invece di 45 minuti. La richiesta principale degli insegnanti e’ l’aumento degli stipendi del 30%. Gli insegnanti, e cioè il Consiglio per lo sciopero, che li rappresenta, ed il Ministero dell’istruzione non sono riusciti finora a raggiungere un compromesso e in questo momento non e’ sicuro che la scuola ricominci il 2 settembre, data prevista almeno formalmente.
L’accordo non solo non e’ stato raggiunto, ma la situazione è molto più complicata che all’inizio dello sciopero. I debiti del Governo del Montenegro, cioè del Ministero dell’istruzione, hanno raggiunto la cifra di 3 milioni Euro. Ed agli insegnanti non è ancora stato pagato un contributo che viene annualmente dato alla vigilia delle vacanze estive, non sono stati coperti i buoni pasto ed i soldi per garantire il trasporto in luoghi remoti, tutti costi la cui copertura va garantita per legge.
Lo sciopero degli insegnanti rappresenta uno tra gli argomenti più dibattuti nell’ultimo periodo tra il pubblico montenegrino. Il Governo accusa gli organizzatori di non essere responsabili verso gli scolari e la società in genere. Lo stesso Governo puntualizza che dietro allo sciopero vi sarebbero gli interessi politici dell’opposizione e che tutto e’ sostenuto da quest’ultima.
D’altra parte gli insegnanti chiedono agli scolari, ai genitori e a tutta la società di essere pazienti ed avere comprensione per la loro situazione socio-economica. Secondo loro lo sciopero e’ esclusivamente una battaglia per i loro diritti e la loro dignità, perché da anni molti insegnanti sono costretti a fare lavori addizionali, spesso fisici, per garantire alla propria famiglia un livello decente di sopravvivenza.
Purtroppo non si sente abbastanza la voce dei genitori. Il "Consiglio dei genitori del Montenegro" si e’ rivolto qualche volta al pubblico con alcuni comunicati stampa, sottolineando la propria preoccupazione per la qualità di lezioni di 25 minuti, ma per ora, non ha abbastanza forza per fare di più.
All’ultimo incontro del Consiglio per lo sciopero del sindacato degli insegnanti con il Ministro per la formazione, Predrag Ivanovic, avvenuto venerdì 23 agosto, il Ministro ha promesso il pagamento del regresso, in totale 2 milioni Euro, fino alla fine di settembre. Inoltre ha promesso i pagamenti dei contributi per il cibo e per il trasporto, e anche 100 mila Euro per il "Fondo per la soluzione delle questioni familiari". Il Ministro ha detto che gli stipendi non si possono aumentare perché quello non e’ previsto nel budget statale. Secondo Ivanovic esistono tutte le condizioni per cominciare l’anno scolastico e questo si deve assolutamente fare nell’interesse degli scolari. Ha invitato i rappresentanti del sindacato ad essere presenti quando si stenderà il nuovo budget per rendersi conto della situazione e delle sue difficoltà ( Vijesti, 24 agosto).
Il Presidente del sindacato degli insegnanti, Svetozar Bulatovic, dopo l’incontro ha affermato che vi è stato un progresso per quanto riguarda il pagamento degli arretrati e che non sono corrette le dichiarazioni di alcuni membri del sindacato secondo le quali il Ministero non sarebbe stato disponibile alla comunicazione ed alla negoziazione (Vijesti, 24 agosto).
Il Segretario del Sindacato degli insegnanti ha dichiarato invece per Vijesti del 25 agosto che durante gli ultimi cinque mesi il Consiglio per lo sciopero ha avuto solo tre incontri con il ministero, che secondo lui dimostra che gli sforzi che si fanno non bastano per risolvere la situazione. Ha inoltre affermato che gli insegnanti non termineranno lo sciopero fino a quando non si accetterà l’aumento degli stipendi. Ha aggiunto che visto che lo stipendio minimo e’ stato aumentato da 45 a 50 Euro, gli insegnanti saranno disponibili ad un compromesso. Inoltre ha affermato che l’anno scolastico probabilmente comincerà in tempo, ma con lezioni di 25 minuti.
Quindi, metà dello scorso anno scolastico e’ trascorsa in sciopero e sembra che lo stesso avverrà anche per quello che sta per iniziare. La situazione e’ allarmante, anche perché in Montenegro non esistono scuole private che potrebbero in qualche modo mettere una pezza alle falle del sistema pubblico. L’unica cosa regolare in questo campo e’ che i libri sono disponibili nelle librerie dall’inizio di agosto. L’insieme dei libri per il primo hanno della scuola elementare costa circo 20 euro, per il quarto anno 29 euro, per il primo hanno della scuola superiore 72 euro, e per l’ultimo circa 40 euro, mentre lo stipendio medio nel Montenegro in giugno era al livello di 118,57 euro. I dipendenti di alcune aziende convenzionate con le librerie possono accedere ad un anticipo della somma necessaria all’acquisto poi da restituire entro tre mesi, senza interessi. Nessun altra agevolazione per le famiglie.
Quindi è quasi sicuro che gli scolari avranno i loro libri, meno sicuro è quando potranno iniziare ad utilizzarli a scuola.

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