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Moldavia: nuovo governo, ritorno al passato
Il governo “anti-oligarchi” guidato da Maia Sandu e dal Blocco Acum, durato dal giugno al novembre 2019, sembra essere stato solo una breve parentesi non in grado di modificare lo status quo politico in Moldavia.
Lo fa pensare l’accordo di coalizione sottoscritto lunedì 16 marzo tra il Partito socialista (PSRM) del presidente moldavo Igor Dodon e da Zinaida Greceanîi, del Partito democratico (PDM) di Pavel Filip, ex braccio destro dell’oligarca Vlad Plahotniuc, tuttora all’estero e oggetto di un mandato di arresto in Moldavia.
La nuova maggioranza parlamentare dispone ora di 58 seggi su 101, con il Blocco Acum di Maia Sandu e Andrei Nastase all’opposizione. Una delle prime misure della nuova maggioranza è stata proclamare lo stato d’emergenza per lottare contro la propagazione del covid-19.
Link: Le Courrier des Balkans
Brevi
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