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Moldavia: la comunità bulgara verso uno statuto speciale

La comunità bulgara che vive nel sud della Moldavia sta per vedere riconosciute giuridicamente le proprie specificità. Il parlamento di Chișinău ha infatti votato, venerdì 3 aprile, una proposta di legge che farebbe della Taraclia, area amministrativa in cui hanno la maggioranza, un “dipartimento nazional-culturale”.

Secondo i risultati preliminari del censimento tenutosi in Moldavia l’anno scorso sono circa 28.000 i bulgari che vivono in Taraclia. E’ stato proprio il loro peso demografico e il vigore della loro identità culturale che ha spinto i rappresentanti di questa comunità a richiedere uno statuto speciale per la regione dove abitano.

Il Partito comunista moldavo, tra i principali del paese, ha fatto proprie queste rivendicazioni sottoponendo al parlamento una proposta di legge che prevede uno statuto giuridico inedito: il “dipartimento nazional-culturale”.

Il testo è stato approvato venerdì scorso in prima lettura da comunisti, socialisti e democratici. “Non bisogna scordare cosa richiedeva la popolazione della Transnistria all’inizio degli anni ’90”, ha sottolineato il presidente del Partito comunista Vladimir Voronin. Aggiungendo: “All’inizio era giusto accordare loro un’autonomia culturale. Non si è concessa e i risultati sono sotto gli occhi di tutti! Dobbiamo essere seri, responsabili e smetterla con il ritornello della romenizzazione”.

Da parte loro invece liberali e democratici-liberali temono che questo statuto possa aprire un nuovo Vaso di Pandora in un paese già prostrato dal separatismo della Transnistria e dalla richiesta di autonomia delle autorità gaugaze. “E’ idiota dare seguito ad iniziative di questo tipo quando in materia di separatismo abbiamo già molti problemi”, ha affermato duramente il deputato liberale Ion Apostol.

Link: Le Courrier des Balkans

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