Pubblicato il: 07/08/2025

Modifiche riguardanti le piattaforme di condivisione video: cosa comportano i recenti aggiornamenti legislativi sull’audiovisivo in Moldova?

Nel contesto del processo di adesione della Moldova all’Unione Europea, l’Independent Journalism Center (IJC) ha pubblicato un’analisi legale sulle recenti modifiche legislative riguardanti le piattaforme di condivisione video

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Chișinău, Moldova © BalkansCat/Shutterstock

Questa è una sintesi dell’analisi del nostro partner di progetto Independent Journalism Center (IJC). Il testo integrale di questa è consultabile in inglese  e romeno  sul loro  sito.

Nel maggio 2025, le piattaforme di condivisione video in Moldova sono finite sotto i riflettori a seguito delle proposte di modifica al Codice dei Servizi di Media Audiovisivi. Questi cambiamenti mirano ad allineare la legislazione nazionale agli standard europei, in particolare per quanto riguarda la regolamentazione delle piattaforme video online.

Il Codice dei Servizi di Media Audiovisivi, adottato inizialmente nel 2018, conteneva disposizioni generali per le piattaforme di condivisione video, ma non sono mai state applicate concretamente. Lo scorso 10 luglio 2025, il Parlamento moldavo ha approvato importanti modifiche al Codice (ancora in attesa di promulgazione), che estendono il quadro normativo applicabile a queste piattaforme.

Tra le novità principali figura l’introduzione di obblighi dettagliati per le piattaforme di condivisione video che rientrano nella giurisdizione moldava. Questi includono norme sulla pubblicità commerciale, la protezione dei minori e misure contro contenuti che incitano all’odio, al terrorismo, allo sfruttamento minorile o che promuovono ideologie fasciste, razziste e xenofobe.

Per rispettare le nuove regole, le piattaforme dovranno adottare sistemi di moderazione dei contenuti e strumenti per la sicurezza degli utenti, come linee guida chiare sui contenuti vietati, protezione dei dati personali dei minori e meccanismi di controllo parentale. Le modifiche legislative rafforzano inoltre i poteri del Consiglio Audiovisivo, consentendogli di vigilare sull’attuazione delle norme, promuovere la trasparenza e monitorare più efficacemente le attività online.

Tuttavia, resta una sfida importante: secondo la legge moldava, gli obblighi normativi si applicano solo alle piattaforme che rientrano nella giurisdizione nazionale, ossia quelle con sede in Moldova o con legami economici o organizzativi significativi nel paese. Le principali piattaforme globali — come YouTube, Facebook e TikTok — non hanno entità legali locali, il che limita di fatto la portata della normativa, che si applicherà soprattutto a piattaforme locali o regionali.

In sintesi, le modifiche al Codice moldavo rappresentano un passo rilevante verso la regolamentazione delle piattaforme video online secondo gli standard UE, anche se permangono ostacoli pratici, soprattutto riguardo ai grandi attori tecnologici internazionali.

 

 

Questa pubblicazione è il risultato delle attività svolte nell’ambito del progetto Media Advocacy Action for Moldova: Empowering Moldova’s Public Watchdogs to Safeguard Media Freedom, cofinanziato dal Fondo CEI  della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano. Le posizioni contenute in questi materiali sono espressione esclusivamente degli autori e non riflettono necessariamente quello delle istituzioni cofinanziatrici.

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