Minori migranti: fermare le violazioni ai confini dell’UE

In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, oggi 20 giugno, Save the Children ha pubblicato un rapporto sugli abusi e le misure di detenzione a cui vengono sottoposti i minori migranti e rifugiati alle frontiere dell’UE. Evidenziati anche i rischi legati alla nuova normativa UE

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© Paul shuang/Shutterstock

(Originariamente pubblicato sul portale Dnevni evropski servis , il 18 giugno 2025)

Mentre gli stati membri dell’UE rafforzano i controlli alle frontiere sulla base del nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, i minori rifugiati e migranti che arrivano in Europa non solo sono sottoposti ad abusi sistematici e misure di detenzione, ma spesso vengono erroneamente identificati come adulti.

A denunciarlo è un recente rapporto dell’organizzazione Save the Children, pubblicato in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che ricorre oggi, 20 giugno.

Il rapporto analizza la situazione dei minori alle frontiere esterne dell’UE, concentrandosi in particolare su Grecia, Italia, Finlandia, Spagna e Polonia. Sono stati intervistati trentatré minori.

I ricercatori di Save the Children mettono in guardia sui rischi legati all’attuazione del nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, adottato dall’UE nel 2024. Le nuove norme – che dovrebbero bilanciare una migliore sicurezza delle frontiere con una maggiore protezione dei migranti – rischia di fallire nella tutela dei minori, in particolare di quelli non accompagnati.

Con l’approssimarsi dell’entrata in vigore della nuova normativa UE in materia di migrazione e asilo, prevista per giugno 2026, alcuni stati membri hanno già cominciato ad adottare misure restrittive, comprese la detenzione dei minori e la riduzione dell’accesso all’asilo. Una tendenza che viene spesso giustificata invocando motivi di sicurezza nazionale.

Le nuove misure – si legge nel rapporto di Save the Children – contribuiscono a creare un contesto in cui i diritti dei minori vengono sistematicamente violati, compromettendone la tutela. Ci sono casi in cui i minori vengono erroneamente identificati come adulti, rinchiusi in centri di detenzione per adulti e lasciati senza assistenza legale e cure adeguate.

In occasione della presentazione del rapporto, Willy Bergogné, direttore di Save the Children Europa, ha dichiarato che ai confini dell’UE si assiste a palesi violazioni dei diritti dei minori rifugiati, esortando l’UE a porre fine a queste pratiche. Bergogné ha invitato gli stati membri ad assumersi la responsabilità della protezione di tutti i bambini, a prescindere dal fatto che provengano dall’UE o arrivino ai suoi confini cercando protezione.

“Nessun bambino dovrebbe subire le conseguenze di politiche che danno priorità alla deterrenza rispetto alla protezione”, ha sottolineato il direttore di Save the Children Europa. “Punire i richiedenti asilo per aver esercitato il loro diritto a chiedere protezione e trasformare la migrazione in un reato viola il diritto internazionale e tradisce i valori di umanità e solidarietà che l’UE dichiara di sostenere”.

Save the Children chiede che nell’attuazione del nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo vengano rispettati i principi stabiliti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

L’organizzazione dedita alla promozione e alla tutela dei diritti dei bambini esorta l’UE a garantire che le nuove norme in materia di migrazione e asilo vengano applicate in modo da evitare la detenzione dei minori e qualsiasi violazione dei loro diritti.