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Memoriali nei Balcani
Il sito di informazione balcanica Balkan Insight ha recentemente pubblicato un interessante dossier dedicato ai monumenti eretti nei Balcani dopo i conflitti degli anni Novanta.
Sono centinaia, forse migliaia, quelli costruiti negli ultimi decenni e dedicati ai combattenti caduti, alle vittime dei conflitti, ad eroi storici, alleati stranieri e, in alcuni casi, a uomini considerati da altri paesi criminali di guerra.
Non mancano i monumenti dedicati a soggetti bizzarri, come ad esempio quello eretto a Mostar nel Parco Grande dove sorge una statua di Bruce Lee, popolare attore cinematografico ed esperto di arti marziali, un simbolo della lotta contro l’ingiustizia e il male, o quello provocatorio dedicato alla “lattina di carne in scatola" ringraziamento alla comunità internazionale per l’aiuto dato durante l’assedio di Sarajevo.
Dopo la dissoluzione jugoslava, in una regione dove la storia è controversa, i monumenti sono potenti simboli di conflitti passati.
A questo link http://www.balkaninsight.com/en/gallery/post-war-monuments-in-the-balkans si accede ad una selezionata galleria fotografica del progetto.
Visita il dossier di Balkan Insight Conflicting Memories
OBC alcuni anni fa dedicò il documentario "Il cerchio del ricordo" e un dossier alla straordinaria esperienza di un gruppo di architetti e scultori che, nella Jugoslavia degli anni ’60 e ’70, affrontò il tema del ricordo della Seconda guerra mondiale e della vittoria su nazi-fascismo. Molte energie politiche e intellettuali furono allora investite nella costruzione di migliaia di monumenti e aree memoriali in tutto il paese che celebrassero la grande epopea partigiana e il progetto di costruzione di una società nuova.
Da "Il cerchio del ricordo" le parole dell’artista Bogdan Bogdanovic, autore del memoriale di Jasenovac: "Avevo cominciato a disegnare tutta una serie di figure strane, quattrocento, seicento teste mostruose di pietra che emergono da ogni parte. Panico tra gli investitori, al Comitato, al Partito ‘che cos’è questa roba?’ allora io, penso sia stata una profezia, ho detto ‘questo è il fascismo che ritorna’. Ma vedete, alla fine il fascismo è davvero tornato".
Brevi
Il Consiglio nazionale giovanile della Serbia (KOMS) ha pubblicato nelle scorse settimane il suo consueto sondaggio annuale sui giovani in Serbia. Dall’indagine, condotta tra aprile e maggio 2024, emerge che il 49% degli intervistati intende lasciare il paese.
27/08/2024, Redazione -
Lo sport è spesso un grande generatore di storie di riscatto individuale e sociale, e le Olimpiadi di Parigi non hanno fatto eccezione. Tra le tante storie, quella di Božidar Andreev però si fa notare.
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