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Mappare le fake news e la disinformazione nei Balcani occidentali
Nel febbraio 2021 il Centro studi del Parlamento europeo ha prodotto una ricerca che, a detta degli estensori "rappresenta una mappatura dei paesaggi della disinformazione e della contro-disinformazione nella regione dei Balcani occidentali nel periodo dal 2018 al 2020".
Lo studio individua tre sfide chiave in tema di disinformazione: sfide esterne che vengono poste alla credibilità dell’UE; disinformazione relativa alla pandemia COVID-19; e l’impatto della disinformazione su elezioni e referendum.
"La disinformazione è una parte endemica e onnipresente della politica in tutti i Balcani occidentali, senza eccezioni. Mentre gli attori stranieri hanno un ruolo di primo piano – principalmente Russia, ma anche Cina, Turchia, e i suoi paesi all’interno e nelle vicinanze della regione – la maggior parte della disinformazione nei Balcani occidentali è prodotta e diffusa da attori nazionali per scopi interni. Inoltre, la disinformazione (e il disturbo dell’informazione più in generale) è un sintomo di disordine sociale e politico, piuttosto che la causa. Di conseguenza, l’Unione europea dovrebbe concentrarsi sul ruolo che può svolgere nel rafforzare la qualità della democrazia e della governance nei Balcani occidentali, come il più potente baluardo potenziale contro la disinformazione", scrivono i ricercatori che hanno realizzato questo report.
Lo si può leggere in inglese al seguente link .
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