Macedonia del Nord: nuovo premier, nuove prospettive europee?
Le elezioni amministrative dello scorso ottobre hanno stravolto il panorama politico della Macedonia del Nord e a gennaio il socialdemocratico Dimitar Kovacevski è diventato il nuovo primo ministro. L’obiettivo dichiarato del nuovo governo è superare il veto della Bulgaria e avviare i negoziati di adesione all’UE
I risultati delle elezioni amministrative di ottobre 2021 in Macedonia del Nord hanno portato profondi cambiamenti nel governo centrale e una situazione politica turbolenta dall’esito incerto. Alla fine, a gennaio è stato eletto un nuovo esecutivo, ma politici e personaggi pubblici rimangono dubbiosi sulla sua capacità di sopravvivere a lungo termine e governare con successo il paese.
Il primo effetto dei risultati elettorali è stata l’emarginazione politica di Zoran Zaev, che ha rassegnato le dimissioni prima da leader del principale partito di governo (SDSM) e poi da primo ministro. A novembre, il Movimento Besa ha lasciato il governo composto da SDSM, DUI, DPA e Levica dopo uno scontro con i partner della DUI sul comune rurale di Zelino, vicino a Tetovo. Nonostante i risultati delle amministrative premiassero Besa, sostiene il Movimento, la DUI voleva prendere il controllo del comune attraverso i suoi funzionari in diverse istituzioni statali.
Mesi travagliati
Nello stesso mese c’è stato un tentativo della nuova opposizione formata da VMRO-DPMNE, Movimento Besa, Alleanza per gli Albanesi, Alternativa, di far cadere il governo con un voto di sfiducia, contando su una maggioranza di 61 parlamentari su 120. L’obiettivo era quello di creare le condizioni per una nuova maggioranza parlamentare o nuove elezioni generali.
Tuttavia, il giorno della prevista votazione in parlamento, il deputato Kastriot Rexhepi di Besa non si è presentato, e così la mozione è fallita e il governo è sopravvissuto. In dichiarazioni ai media locali, Rexhepi ha spiegato che con questa mossa ha espresso la sua personale convinzione, sostenendo i gruppi politici che ritiene siano i più in grado di contribuire al processo di integrazione europea della Macedonia del Nord.
Poche settimane dopo, Alternativa ha deciso di entrare nel nuovo governo invece di cercare di rovesciarlo e, nonostante avesse solo 4 parlamentari, è riuscita a assicurarsi tre ministeri dopo difficili negoziati. Il 12 dicembre, l’SDSM ha eletto nuovo presidente del partito Dimitar Kovacevski, che poco dopo ha ricevuto dal presidente Stevo Pendarovski il mandato di formare un nuovo governo. Il 16 gennaio è stato eletto un nuovo governo con Kovacevski premier e alcuni nuovi ministri SDSM. Non ci sono state variazioni nel numero di ministeri e incarichi per la DUI, ma un parziale rimpasto nelle posizioni rimanenti, vista la presenza dei ministri di Alternativa.
Il governo può ora contare su una maggioranza stabile con 64 parlamentari, ma il principale partito di opposizione VMRO DPMNE accusa Kovacevski di essere solo "l’amministratore" di un governo in cui il vero potere è nelle mani della DUI.
Priorità assoluta: avviare i negoziati di adesione all’UE
Kovacevski ha annunciato tre punti chiave del suo programma: il superamento della crisi economica ed energetica, il superamento di tutti i problemi legati al Covid-19 e la gestione delle dispute bilaterali, con particolare attenzione a quella in corso con la Bulgaria, per avviare il processo di integrazione nell’Unione europea.
La Macedonia del Nord aspetta la prima conferenza intergovernativa con l’UE e una data per l’inizio dei colloqui di adesione, ma la Bulgaria ha più volte posto il veto, chiedendo maggiore impegno per le relazioni di buon vicinato e i diritti umani, tra cui garanzie costituzionali per i diritti dei cittadini di etnia bulgara in Macedonia del Nord.
Solo due giorni dopo l’elezione di Kovacevski, il nuovo primo ministro bulgaro Kiril Petkov è arrivato a Skopje in visita ufficiale, un atto interpretato come un tentativo da parte di entrambi i paesi di risolvere finalmente i malintesi.
“Il mio collega Petkov e io ci siamo ripromessi di utilizzare questa nuova energia e un nuovo approccio basato sul rispetto reciproco per migliorare le relazioni tra i due paesi. Abbiamo lo stesso obiettivo comune: creare le condizioni per un futuro migliore per i cittadini della Repubblica della Macedonia del Nord e della Repubblica di Bulgaria. Il primo grande passo è già stato compiuto con l’accordo raggiunto che autorizza la Bulgaria ad utilizzare il nome abbreviato ‘Macedonia del Nord’ oltre al nome ufficiale di ‘Repubblica della Macedonia del Nord’", ha dichiarato Kovacevski in una conferenza stampa davanti a numerosi giornalisti di entrambi i paesi e della regione balcanica.
Speranze di superare l’impasse?
Kovacevski ha ricordato che la visita di Petkov coincide con il 30° anniversario del riconoscimento dell’indipendenza della Macedonia del Nord da parte della Bulgaria e che tra i due popoli c’è un rapporto di amicizia e vicinanza.
Petkov ha espresso fiducia nel raggiungimento di risultati concreti e di nuovi passi avanti nelle relazioni tra i due paesi. È stata annunciata una nuova linea aerea Sofia-Skopje, che dovrebbe iniziare le operazioni tra 60 giorni, e inoltre sessioni congiunte tra i due governi e la creazione di gruppi di lavoro nei settori di economia, commercio, innovazione, infrastrutture, trasporti e connettività, politiche verdi, integrazione europea, cultura, istruzione, scienza e gioventù che si tradurranno in progetti e attività comuni.
Gran parte dell’opinione pubblica della Macedonia del Nord interpreta questo incontro come il primo cambio di tono nella comunicazione da entrambe le parti, e il nuovo approccio mostrato dal premier bulgaro come motivo di speranza per il superamento della controversia e l’avvio del processo di integrazione UE.