Le star dello sviluppo regionale

Ogni anno a "Regiostars" vengono premiati i migliori progetti europei di sviluppo regionale. Una rassegna sui progetti che riguardano il sud-est Europa

07/12/2021, Cecilia Finelli -

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Regiostars 2021

Lo scorso 2 dicembre si è tenuto “Regiostars ”, concorso annuale organizzato dalla DG REGIO sin dal 2008. E’ un appuntamento diventato ormai un marchio di eccellenza per i progetti finanziati dall’UE che dimostrino approcci innovativi e inclusivi allo sviluppo regionale. Ogni anno centinaia di progetti competono in cinque categorie: Europa intelligente, Europa verde, Europa equa, Europa urbana e tema dell’anno (che quest’anno ha riguardato il rafforzamento della mobilità verde nelle regioni). Il pubblico può partecipare votando il proprio progetto preferito tra tutti i progetti finalisti.

In questi anni i Regiostar si sono rivelati fonte di ispirazione importante introducendo soluzioni a sfide che molti territori hanno in comune portando ad una politica regionale dell’UE sempre più incisiva.

I partecipanti all’edizione 2021 sono stati numerosi, come OBCT ci siamo concentrati sui progetti arrivati in finale e portati avanti dai paesi del sud-est Europa.

Programma Interreg Balkan MED

Tramite questo programma gli agricoltori di Albania, Bulgaria, Cipro, Grecia e Macedonia del Nord si portano sulla strada della sostenibilità. Infatti, il progetto BalkanROAD mette in luce strumenti utilizzabili dalle aziende agricole per ridurre carburanti fossili, il consumo d’acqua e la produzione di rifiuti. Le strategie e le tecnologie promosse in BalkanROAD rientrano nel cosiddetto "Protocollo balcanico" del progetto volto a misurare e ridurre l’impronta ecologica del singolo prodotto. Questo sistema di misurazione è in linea con le leggi nazionali locali e dell’UE ed apre la porta ai produttori per ricevere degli eco-certificati.

Gli agricoltori possono applicare il protocollo utilizzando l’app online del progetto, ROADTool, mentre i governi locali e regionali in tutti i Balcani hanno a disposizione una tabella di marcia. L’investimento totale per il progetto "BalkanROAD" è stato di 1 284 723 €, con un contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’UE di 1 092 015 € attraverso il programma di cooperazione "Interreg Balcani-Mediterraneo" per il periodo di programmazione 2014-2020. L’investimento rientra nella priorità "Imprenditorialità e innovazione".

Il progetto Smart Schools

Croazia e Bosnia Erzegovina hanno collaborato con le organizzazioni della società civile per migliorare l’impronta di carbonio delle scuole nell’area transfrontaliera implementando misure di efficienza energetica e sistemi di energia rinnovabile.

Parallelamente, il progetto Smart Schools , si è posto l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulle energie rinnovabili e ha sostenuto alcuni giovani innovatori che hanno sviluppato idee per gadget intelligenti.

Le fonti di energia rinnovabile come ad esempio vento e calore geotermico sono abbondanti in Croazia e Bosnia Erzegovina, ma entrambi i paesi dipendono ancora fortemente dai combustibili fossili, che causano inquinamento e contribuiscono al cambiamento climatico. Gli edifici pubblici e commerciali in entrambi i paesi consumano molta energia di questo tipo.

L’investimento totale per il progetto "Smart Schools" è stato di 1 644 127 €, con un contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’UE di 1 395 864 € attraverso il programma operativo "Interreg IPA Cooperation Programme Croatia–Bosnia and Herzegovina-Montenegro" per il periodo di programmazione 2014-2020.

Progetto Baltazar

L’ultima iniziativa presentata da dei paesi del sud-est Europa alle finali dei “Regiostars” è stato un progetto guidato a livello locale, Baltazar , che ha permesso a 197 studenti con disabilità di frequentare le scuole primarie e secondarie nella regione rurale di Sjeverna Hrvatska in Croazia. E’ stato possibile coinvolgendo 229 assistenti didattici, promuovendo il diritto dei bambini a un’istruzione inclusiva e alle pari opportunità e migliorando il loro benessere emotivo e l’integrazione sociale. Più in generale, la loro presenza nelle scuole locali ha aumentato la consapevolezza della comunità dei loro bisogni, contribuendo ad una società più tollerante e solidale.

Baltazar è stato implementato nella contea di Krapina Zagorje e offre ai bambini con disabilità un supporto continuo ed efficace nelle scuole della zona in cui vivono. Una novità in un’area dove spesso i bambini con disabilità erano obbligati ad andare in scuole speciali lontane da casa loro. Inoltre il progetto ha creato nuovi posti di lavoro per il personale specializzato nell’inclusione in aree rurali dove il tasso di disoccupazione è più alto di altre zone del paese.

L’investimento totale per questo progetto è stato di 2 148 395 €, con un contributo del Fondo sociale europeo dell’UE di 2 148 395 € attraverso il programma operativo "Risorse umane efficienti" per il periodo di programmazione 2014-2020. L’investimento rientra nella priorità "Istruzione e formazione".

I vincitori

Lo scorso 2 dicembre sono stati resi noti i progetti che hanno vinto le loro rispettive categorie e il progetto più votato dal pubblico. Sono stati premiati progetti proposti da Belgio, Germania, Paesi Bassi, Regno unito, Irlanda, Norvegia e Svezia. Il Belgio ha visto propri progetti aggiudicarsi più categorie. Tra i progetti premiati uno volto all’adozione della tecnologia di stampa 3D ; un programma di investimenti per sostenere i proprietari di vecchie case a ristrutturarle; un programma che si occupa di migliorare le procedure di integrazione per rifugiati e migranti e infine un programma di formazione per ampliare, in questo caso in Belgio, l’accesso a cibo sano e conveniente.

Per quanto riguarda la categoria del “topic of the year”, è stato premiato un progetto risultato dalla collaborazione tra Regno unito e Irlanda: il progetto transfrontaliero “North-West Multimodal Transport Hub” il quale, secondo il project manager Timothy Weir, “ha il potenziale per trasformare i viaggi nell’area in cui è stato implementato incoraggiando un trasferimento modale nelle abitudini di trasporto verso una "ripresa verde””.

Il pubblico ha infine premiato un progetto proposto in Belgio, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Regno unito che ha come obiettivo quello di fornire soluzioni di adattamento ai cambiamenti climatici attraverso la costruzione di infrastrutture verdi e blu nelle aree urbane.

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