Il Premier albanese Pandeli Majko ha affermato, lo scorso 4 giugno, che dovrebbero essere approvate delle eco-tasse in modo da limitare l’impatto ambientale delle aziende.
Majko è intervenuto in occasione della prima conferenza nazionale "Ambiente ed uno sviluppo stabile" tenutasi a Tirana nei giorni scorsi durante la quale si è discusso e dibattuto sul preoccupante aggravarsi e deteriorarsi della situazione ambientale dell’Albania.
"La protezione dell’ambiente è un tema al quale l’opinione pubblica è sempre più attenta" ha dichiarato il primo ministro "e noi siamo in ritardo, per questo occorre pianificare ed approvare queste eco-tasse in modo da riempire l’attuale vuoto legislativo".
Preoccupanti le conclusioni emerse dalla conferenza: il 45% delle malattie in Albania sarebbero da attribuire all’alto livello di inquinamento ambientale del Paese."Al momento sono molte le emergenze ecologiche che si sono accumulate: in parte sono un’eredità storica del passato regime, in parte sono conseguenza di questo periodo di transizione" ha affermato Lufter Xhuveli, Ministro dell’ambiente.
Viktor Doda, Ministro dell’industria e dell’energia ha invece tenuto a sottolineare il problema dei rifiuti industriali. E’ una priorità a suo avviso smaltirli al più presto dato che molti sono depositati vicino ad aree residenziali.
Una ricerca dell’ UNEP/UNDP ancora del 1999 individuava 9 aree del Paese dove occorreva immediatamente intervenire, in molte di queste erano depositati prodotti altamente tossici.
Poco è stato fatto. La situazione ambientale non ha certo occupato negli anni passati una posizione rilevante nell’agenda del governo e contemporaneamente sono pochi i fondi che l’Albania ha a disposizione per intraprendere percorsi di bonifica e smaltimento molto costosi.
"L’unica speranza per la bonifica di queste aree a rischio sono donazioni straniere perchè nulla può essere portato a termine con fondi governativi" è stato scritto recentemente sul quotidiano Shekulli in merito alla vicenda.Non bisogna dimenticare inoltre che a peggiorare ulteriormente la situazione contribuisce la presenza di migliaia di automobili, la maggior parte delle quali è costituita da modelli oramai vecchi e di seconda mano che inquinano in modo rilevante. La situazione più a rischio naturalmente quella della capitale Tirana.
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