La Serbia fa marcia indietro sui visti

La questione dei visti in Serbia e Montenegro è stata oggetto di discussione. In Serbia prima viene deciso un aumento del 1000 percento del costo del visto, ma poi il governo fa dietrofront e decide di proporne l’abolizione per la stagione estiva.

23/05/2003, Redazione -

Nei giorni scorsi, precisamente all’inizio di maggio, la decisione del governo serbo sull’aumento dei prezzi dei visti d’ingresso, aveva sorpreso il pubblico, gli interessati ai viaggi in Serbia, ma anche gli stessi media che hanno riportato la notizia.
Una settimana fa invece, è emersa la proposta del governo serbo di togliere i visti per i cittadini dei paesi europei ed alcuni altri paesi da cui i cittadini provengono verso la Serbia e Montenegro (SM) per motivi di turismo, lavoro o transito. Il premier serbo, Zoran Zivkovic, ha spiegato che questo è uno dei primi passi nella armonizzazione del regime dei visti della Serbia e Montenegro con gli stati membri dell’Unione europea, ed un segno di buona volontà per stimolare i cittadini stranieri a soggiornare sia per motivi turistici, sia per affari o soltanto per transito nella SM.

E’ un bene che il premier abbia capito velocemente quanto è importante essere aperti anche riguardo il regime dei visti, ma è strano che soltanto due settimane fa sosteneva che pagare 55€ per avere il lasciapassare non fosse niente in confronto alle attese dei visti, perdendo tempo e soldi, perché secondo lui per i visti si sarebbero dovute pagare addirittura qualche centina di euro. D’altra parte la nuova proposta secondo fonti proprie del governo sembra che sia frutto delle analisi del Ministero del turismo, secondo cui i redditi del turismo per l’anno in corso sono pianificati per sorpassare i 100 milioni di dollari, e la realizzazione di questo piano sarebbe seriamente compromessa con l’aumento dei prezzi del lasciapassare, in vigore dal 1° maggio 2003. In effetti, il Ministro del turismo della Serbia, aveva dichiarato, dopo l’avvenuta approvazione dell’aumento, di non essere stato consultato su quella decisione, anzi di non sapere che la stessa fosse in preparazione.
Siccome la nuova proposta del governo serbo per togliere i visti è stata consegnata al Ministero degli affari esteri della Serbia e Montenegro e si aspetta che il Cosiglio dei Ministri la prenda in considerazione la settimana prossima, ho contattato il Ministero per un’interpretazione del contenuto della proposta. I rappresetanti del Ministero non si sentivano abbastanza informati per parlarne e mi hanno detto di chiamare la prossima settimana dopo che il Consiglio dei Ministri avrà approvato la proposta. Nel frattempo si sono incontrati i rappresentanti della Serbia e Montenegro per discutere l’armonizzazione del regime dei visti, che sarebbe uno dei punti più importanti del piano di azione per l’armonizzazione delle due repubbliche, piano che sarà la base della richiesta della SM per la firma dell’Accordo sulla stabilizazione e Associazione con l’Ue. Così, secondo il quotidiano "Vijesti"(del 21 maggio) lunedì 19 maggio, è stato raggiunto l’accordo sulla base della regola che negli ultimi anni era in vigore in Montenegro (ossia senza visto). La decisione dovrebbe essere verificata dai due Governi e successivamente dal Consiglio dei Ministri dell’Unione SM. Quindi per il momento si tratta di una cosa non definitiva, ma siccome in Montenegro è gia in vigore ed è appena stata fatta dal Governo della Serbia la suddetta simile proposta, non dovrebbe esserci alcun ostacolo all’approvazione.

Secondo fonti di "Vijesti", la decisione prevede che nella SM possano entrare e soggiornare fino a 90 giorni i cittadini dei seguenti paesi: Germania, Francia, Italia, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Austria, Svizzera, Norvegia, Islanda, Monaco, Lichtenstein., Vaticano, Andorra, San Marino, Israele, Cipro, Malta, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Slovenia, Lituania, Lettonia, Estonia, Croazia, Stati Uniti, Canada, Singapore, Repubblica di Corea, Australia e Nuova Zelanda.
I cittadini di Albania, Russia, Ucrania, potranno, come finora, soggiornare in Montenegro fino a 30 giorni senza visto. I cittadini di Bosnia e Herzegovina, Slovenia, Croazia e Macedonia possonno entrare e restare in Montenegro con la carta d’identità. A tutti loro verrà rilasciato un lasciapassare gratuito alle frontiere. ("Vijesti", 21 maggio)

"Vijesti" comunica ancora che secondo fonti del Governo, in Montenegro potranno entrare anche i cittadini di: Ungheria, Romania, Bulgaria, Bielorussia e Giappone senza visto, sulla base degli accordi bilaterali. Secondo il sito del Ministero degli affari esteri della SM questo vale anche per la Serbia.

Vedi anche:

Aggiornamento sui visti di ingresso per Serbia e Montenegro

Ministero degli affari esteri della SM

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