La protesta musicale

Decine di persone si sono date appuntamento l’8 dicembre scorso per un’azione di protesta, nei pressi del villaggio georgiano di Atotsi, sul confine con l’Ossezia del Sud.

Il 7 dicembre, infatti, l’Ossezia del Sud aveva iniziato a installare una barriera con filo spinato vicino ad Atotsi, nella regione di Shida Kartli. Gli attivisti, che da mesi si oppongono alla recinzione tra la Georgia e la regione secessionista dell’Ossezia del Sud, si sono prontamente mossi per ostacolare questi lavori che recano danno anche ai contadini impossibilitati a raggiungere le proprie terre.

Nella manifestazione dell’8 dicembre è risuonato lo slogan “No all’occupazione” ma anche l’inno georgiano eseguito da diversi musicisti, mentre la pianista Keti Ward ha suonato il pianoforte in mezzo ai campi il suo concerto.

La Georgia considera l’Ossezia del Sud, come l’Abkhazia, un territorio occupato dalla Russia dopo la guerra del 2008.

 

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