La prima via “smart” della Romania
In Romania Cluj-Napoca è tra le città che più hanno creduto nella progettazione europea. E ha investito i fondi ottenuti soprattutto in sostenibilità e nuove tecnologie
Si inizia con una via. Poi strada facendo si arriva in molti altri punti della città. Grazie a fondi UE, il municipio di Cluj-Napoca ha realizzato nel 2020 la prima “via smart” del paese: una strada caratterizzata dall’attenzione all’ecologia e dall’utilizzo di nuove tecnologie.
Si tratta di via Molnar Piuariu che prende il nome da Ioan Piuariu-Molnar, vissuto a cavallo tra il 18esimo e il 19esimo secolo. Fu il primo medico chirurgo della Romania – e insegnò medicina presso l’Università di Vienna – ma fu anche filologo e traduttore. Una personalità quindi eclettica e oltre i confini.
La via a lui dedicata si trova nel quartiere Mărăşti, non lontano dal centro storico. Dopo la ristrutturazione ha ora un sistema di irrigazione a sensori, quattro posti per la ricarica di macchine elettriche, 30 posti per caricare le biciclette e i monopattini. Le panchine sono dotate di prese usb e ovviamente il wifi è gratuito. Anche l’illuminazione pubblica è intelligente e votata al risparmio energetico. Sono stati inoltre piantumati 48 nuovi alberi. C’è ora più spazio per i pedoni ed è stata progettata una pista ciclabile.
Certo, si tratta per ora solo di una via, ma può essere da esempio per incoraggiare i cittadini a usare mezzi non inquinanti come le biciclette. I costi sono stati di circa 1.200.000 euro.
Una città verde
Alzando lo sguardo al livello cittadino l’ amministrazione locale si è proposta di effettuare tutto il trasporto pubblico attraverso mezzi non inquinanti, in modo da rendere Cluj-Napoca – entro il 2026 – una “città verde”. Attualmente circa il 50% del trasporto pubblico è elettrico: circolano tram, filobus e autobus elettrici. Con 100 milioni di euro derivati da fondi europei la città di Cluj- Napoca ha attivato ben 35 progetti per l’ammodernamento di questo settore dei servizi pubblici. I mezzi sono acquistati da Astra Imperio, un’azienda romena della città di Arad, ovest del paese.
Alla fine dell’anno scorso inoltre il consiglio comunale locale ha approvato lo studio di fattibilità per un nuovo progetto: la costruzione di una metropolitana leggera. Lunghezza progettata circa 21 km, con 19 fermate. “E’ pensata a beneficio delle future generazioni”, ha annunciato per l’occasione il sindaco di Cluj, Emil Boc. E’ previsto che la metropolitana di Cluj sarà pronta entro dieci anni. Anche in questo caso si tratta di fondi europei, con un investimento che si aggirerà attorno ai 2 miliardi di euro.
Ma “quanto importante è l’UE per la città di Cluj-Napoca?” si è chiesto nella primavera dell’anno scorso un giornale locale .
Dandosi poi la risposta: “L’Unione europea è estremamente importante per Cluj-Napoca perché è lo strumento che usa l’amministrazione locale per sviluppare opportunità a favore della qualità della vita dei propri cittadini, ma anche per portare Cluj nella classifica delle città più sviluppate d’Europa”. “Per ogni leu (moneta nazionale) pagato dai cittadini in tasse e imposte, l’amministrazione locale riesce ad attrarne 3 di fondi europei”, afferma il sindaco Emil Boc. Lo stesso sindaco ricorda che negli ultimi 4 anni ,il valore dei progetti completati con i fondi europei ha superato i 224 milioni di euro, mentre al presente quelli in corso smuovono oltre 180 milioni di euro.
Il comune di Cluj-Napoca mette inoltre a disposizione dei cittadini oltre 250 servizi online. Negli ultimi anni questa città è diventata un polo di innovazione e per le start-up. Molti sono anche i riconoscimenti arrivati. L’anno scorso la città ha vinto il primo posto per “smart city” nell’ambito dei premi Emerging Europe. Mentre il sindaco Emil Boc è stato designato “Mayor of the Year” nell’ambito della 5-a edizione dei “Smart City Industry Awards”.
Questo materiale è pubblicato nel contesto del progetto "Work4Future" cofinanziato dall’Unione europea (UE). L’Ue non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è unicamente di OBC Transeuropa. Vai ai materiali "Work4Future"