Pubblicato il: 07/08/2025

La legislazione dei media nella Repubblica di Moldova e la sua amonizzazione con i nuovi regolamenti europei

Nel contesto che vede la Moldova aver intrapreso il processo di adesione all’Unione Europea, ActiveWatch ha pubblicato un’approfondita analisi dei passi intrapresi dal Paese per armonizzare la legislazione sui media con le disposizioni dell’UE

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Bandiere della Moldova, dell'UE e della città di Chișinău © MarinaNov/Shutterstock

Questa è una sintesi delle valutazioni del nostro partner di progetto ActiveWatch. Il testo integrale di questa analisi è consultabile in inglese e romeno sul loro  sito .

I progressi compiuti dalla Moldova nel processo di adesione all’Unione Europea hanno innescato importanti riforme nella legislazione sui media, volte ad allineare le leggi nazionali agli standard europei. I risultati di questo percorso sono confermati dall’Indice della Libertà di Stampa 2025 di Reporters Without Borders, in cui la Moldova si è classificata al 35° posto a livello globale, superando diversi Stati membri dell’UE. 

Il processo di integrazione è iniziato con la firma dell’Accordo di Associazione nel 2014 ed è stato formalizzato con il riconoscimento dello status di paese candidato nel 2022. Dall’inizio dei negoziati di adesione nel 2024, la Moldova ha adottato diverse misure per riformare il proprio quadro legislativo in materia di media. Il Rapporto di Allargamento 2024 della Commissione Europea prende atto di questi progressi, in particolare l’adozione di nuove leggi sull’accesso all’informazione, la limitazione della concentrazione della proprietà dei media e l’istituzione di un fondo di sovvenzione per il settore. La piena  adesione all’UE è prevista per il 2030, ma l’esito dipenderà dagli sviluppi politici interni, in particolare dalle elezioni parlamentari previste per settembre 2025.

La Moldova si è impegnata ad armonizzare la propria legislazione con alcuni atti normativi fondamentali dell’UE, tra cui la Direttiva sui Servizi di Media Audiovisivi (AVMSD), il Digital Services Act (DSA), lo European Media Freedom Act (EMFA) e il Digital Markets Act (DMA).

Per sostenere questo sforzo di armonizzazione, sono stati creati quadri istituzionali e strategici che coinvolgono attori nazionali e internazionali. L’Accordo di Associazione, in particolare il Capitolo 25, fornisce le basi per la cooperazione in materia di politica dei media e audiovisiva. A livello nazionale, istituzioni come il Centro per l’Armonizzazione della Legislazione coordinano il processo di allineamento normativo. Tali strutture sono affiancate da strategie nazionali, tra cui spicca il Programma Nazionale per lo Sviluppo dei Media 2023–2026, accompagnato da un dettagliato piano d’azione. Nel loro insieme, queste iniziative si caratterizzano per un approccio partecipativo che coinvolge autorità pubbliche, società civile, organizzazioni dei media ed esperti internazionali.

Infatti, il processo di riforma è stato generalmente considerato trasparente e consultivo. I gruppi della società civile hanno partecipato attivamente a gruppi di lavoro e consultazioni parlamentari. Tuttavia, alcuni esperti hanno espresso preoccupazioni per un carattere considerato limitato del dibattito pubblico, segnalando che le scadenze legislative troppo ravvicinate potrebbero aver limitato la partecipazione di settori più estesi dell’industria dei media, come di altri attori interessati. 

Nonostante i risultati raggiunti, la Moldova continua ad affrontare diverse sfide nell’armonizzare la propria legislazione con le norme dell’UE. Una delle principali riguarda la capacità istituzionale: le agenzie regolatorie faticano a operare efficacemente a causa della carenza di personale e delle basse retribuzioni nel settore pubblico. Un altro nodo critico è rappresentato dalla continuità della volontà politica. Sebbene l’attuale governo abbia dimostrato un impegno chiaro per la riforma, non è certo che tale slancio sia mantenuto dopo le elezioni, specialmente in caso di mutamento degli equilibri politici. Infine, permangono debolezze strutturali nel mercato dei media. Secondo vari esperti, la normativa europea, pur necessaria, non affronta pienamente la fragilità economica e la scarsa indipendenza finanziaria che continuano a indebolire molte istituzioni giornalistiche moldave. 

In sintesi, le riforme recenti rappresentano un passo importante nel processo di integrazione europea della Moldova e nei suoi sforzi per modernizzare il panorama mediatico nazionale. Tuttavia, il successo a lungo termine di queste riforme dipenderà dal rafforzamento della resilienza istituzionale, dal mantenimento dell’impegno politico e da un coinvolgimento pubblico costante e inclusivo. L’esito delle elezioni parlamentari del 2025 sarà determinante nel definire se la Moldova riuscirà a proseguire su questo percorso verso la piena adesione all’UE e la consolidazione democratica.

 

Questa pubblicazione è il risultato delle attività svolte nell’ambito del progetto Media Advocacy Action for Moldova: Empowering Moldova’s Public Watchdogs to Safeguard Media Freedom, cofinanziato dal Fondo CEI  della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano. Le posizioni contenute in questi materiali sono espressione esclusivamente degli autori e non riflettono necessariamente quello delle istituzioni cofinanziatrici.

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