La giustizia locale per crimini di guerra: una voce da Vukovar

Sulle orme delle riflessioni svolte da Andrea Rossini ("la giustizia internazionale nei conflitti balcanici", 02-11-2004) sul processo di elaborazione del conflitto da parte delle popolazioni della ex-Jugoslavia e a seguito di interventi pubblicati in passato dall’Osservatorio sui Balcani sul tema della giustizia resa da tribunali locali in tema di crimini di guerra (Drago Hedl, "Croazia: dalla giustizia internazionale ai tribunali locali", 01-06-2004), viene qui di seguito proposta la traduzione di un articolo tratto dal quindicinale "Vukovarske Novine". La pubblicazione in questione, (ri)nata a Zagabria nel 1992 su spinta dell’allora regime tudjmaniano in guerra, esprime un punto di vista nazionale croato in quanto a scelta, articolazione ed analisi dei temi relativi alla realtà di Vukovar e del suo territorio. Definiti il taglio e le peculiarità del giornale, l’autrice del pezzo si mantiene comunque sul piano dell’informazione e dell’aggiornamento sul tema della giustizia croata locale contro i crimini di guerra, motivo per cui il testo offre specifici elementi di interesse per il lettore. Riceviamo la traduzione e volentieri pubblichiamo.

08/11/2004, Redazione -

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Vukovar

Vukovar

Di Sanaja Btigan, Vukovarske Novine del 15 ottobre 2004
Traduzione a cura di Leonardo Barattin

L’ufficio di Contea della Procura della Repubblica (ŽDO) con sede a Vukovar sta conducendo una decina di inchieste sui crimini di guerra perpetrati sul territorio della regione danubiana croata (Podunavlje) a partire dal 1991, ma già sono pronti nuovi ulteriori atti di accusa. Frattanto allo ŽDO non sono più troppo propensi a rilasciare dichiarazioni pubbliche in merito alle attività d’inchiesta, giustificandosi dietro alla formula "nell’interesse dell’inchiesta".

Atti d’accusa per crimini commessi su civili a Vukovar

Božidar Piljić, Procuratore della Repubblica nella Contea di Vukovar ha dichiarato al "Vukovarske Novine" che "in un lasso di tempo molto breve verranno emanati nuovi atti d’accusa, dal momento che alcuni argomenti sono nella fase finale della loro elaborazione. Nella vicenda di Vukovar viene ricompreso anche il periodo di tempo che è seguito subito dopo l’occupazione della città, quando la popolazione civile è stata fatta oggetto di maltrattamenti fisici". Anche se finora non si è potuto rendere noto intorno a quale aspetto penale verta la questione – l’atto d’accusa verrà emanato prima della fine dell’anno – è noto comunque che la cosa riguarda una "microubicazione" sic! all’interno della sola Vukovar.
Nel corso del 2004 sono state presentate nuove denunce contro cinque persone per aver commesso atti criminali di guerra tredici anni orsono. In tutti i casi ad essere colpiti sono stati civili di nazionalità non serba e una delle denunce riguarda una violenza carnale avvenuta nel 1991. Come si è appreso, l’atto d’accusa per stupro ai danni di una donna è stato emanato nei confronti di due individui maschi, ma entrambi oggi sfuggono alla caccia degli organismi croati e si trovano in condizioni di latitanza nel territorio della Serbia e Montenegro.
Prossimamente, poi, dovrebbe essere portato innanzi al tribunale di Contea a Vukovar anche il procedimento per i crimini di guerra commessi a partire dal ’91 nel villaggio di Bapska – qui vi è un elenco di 11 uomini accusati -, ed è cominciato anche il procedimento per i crimini perpetrati nel villaggio di Mikluševci. In differenti passaggi dell’inchiesta si rilevano casi di crimini di guerra dei quali sono stati bersaglio i Croati dei villaggi di Berak, Sotin – nell’area danubiana – nel corso dell’aggressione serba.

Inchieste per omicidi alla vigilia ed in seguito all’occupazione di Podunavlje

"Raccogliamo costantemente informazioni, acquisiamo notizie puntuali sui crimini ed eseguiamo attività di indagine in tutti i luoghi dove si sono rinvenute fosse comuni e vittime dei crimini. Lavoriamo in collaborazione con la polizia, e siamo in contatto con il MUP (n.d.t.: il Ministero degli Affari Interni) anche per quel che riguarda la caccia alle persone sospettate di crimini" ha dichiarato Piljić, aggiungendo inoltre che, in forza delle direttive del Ministero della Giustizia della Repubblica di Croazia, si evita però di condurre procedimenti giudiziari per crimini di guerra in assenza delle persone accusate.
Dopo una decina d’anni di attività, le ricerche sui crimini commessi condotte nei villaggi del Podunavlje croato hanno ripagato il grande lavoro compiuto, e la Procura della Repubblica della Contea si occupa sempre più anche di crimini particolari n.d.t.: pojedinačni zločini. All’interno di questa categoria sono ricompresi i crimini avvenuti in tempo di guerra – in occasione dell’occupazione della città ad opera delle forze serbe e della JNA o nel tempo immediatamente successivo ad essa.
"Tutte le informazioni vengono verificate e si lavora intensamente per far emergere gli autori di crimini di tale natura" ha confermato Božidar Piljić. E’ da segnalare, tuttavia, il dato che fino ad ora nessuno – ossia, né una persona oggetto di maltrattamenti né una persona sulla quale è stato perpetrato un crimine durante l’aggressione – ha denunciato personalmente l’autore del crimine stesso!
Perché ciò accada non lo sa spiegare nemmeno il Procuratore della Repubblica a Vukovar; ma resta il fatto che coloro che operano quotidianamente sul territorio sono consapevoli degli ostacoli dovuti all’assenza di prove. Costoro dicono che, ad onta delle spaventose dimensioni dei crimini commessi a partire dal 1991, dopo più di 13 anni vi sono sempre meno testimoni potenziali. Alcuni sono deceduti; altri, per l’orrore vissuto, hanno cacciato tutto nell’oblio, oppure oggi non desiderano più rimestare i ricordi nel timore di nuovi traumi; a maggior ragione n.d.t.: non coltivano questo desiderio per il t[]e di nuovi "incontri ravvicinati" con gli aguzzini, anche se costoro si ritrovano seduti in manette sul banco degli accusati.
In tal modo, nonostante i crimini di guerra non cadano mai in prescrizione, è rimasto molto poco delle prove materiali o della documentazione che aiuterebbero a dimostrare i crimini avvenuti e a giungere all’emanazione della sentenza nei confronti degli autori. Per questo motivo è interessante il fatto che lo ŽDO abbia stabilito anche una collaborazione con il Centro di nuova costituzione per la ricerca dei crimini di guerra a Vukovar, poiché ogni traccia, anche la più piccola, può aiutare a condurre di fronte alla giustizia gli autori di crimini commessi dal 1991 in poi.

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