La Croazia si esercita per l’ingresso nella NATO
In questi giorni il Mare Adriatico è teatro di un’imponente esercitazione militare. Con la Noble Midas 07, nome in codice della più grande esercitazione militare mai svolta prima d’ora in questa area, la Croazia avanza verso la NATO. Proteste dei pacifisti e dubbi dei cittadini per le ingenti spese
Dall’inizio di ottobre, e per la durata di 12 giorni, in Croazia è i corso la più grande esercitazione militare mai avuta fino ad ora, chiamata Noble Midas 07. Vi partecipano 40 navi della NATO, fra le quali portaerei britanniche e francesi, Illustrious e Tonner, e la portaelicotteri italiana Garibaldi. Alla più imponente esercitazione della NATO che mai sia stata condotta in un paese non membro di questa alleanza militare, vi prendono parte anche sei sommergibili, oltre 60 elicotteri e aerei e quasi ottomila soldati dei 12 paesi membri della NATO. L’esercitazione ha luogo nelle acque internazionali del mare Adriatico meridionale e centrale e nei poligoni militari di terra vicino a Slunj e Knin, nella Croazia centrale, e nelle basi aeree di Zemunik, vicino a Zadar e a Divulje nei pressi di Spalato.
Dai vertici militari croati si sono subito affrettati a sottolineare che l’esercitazione – alla quale direttamente e indirettamente partecipano anche circa duemila soldati croati, dieci navi e dieci aeroplani – rappresenta "un grande riconoscimento della Croazia e l’ultimo esame prima di essere accolta nella NATO". Si sottolinea anche il fatto che la NATO, in base agli attuali risultati, "ha visto nella Croazia un autentico partner di qualità e desidera averla fra i suoi membri".
La Croazia si aspetta di ricevere l’invito per l’adesione alla NATO entro il mese di aprile dell’anno prossimo, durante il summit di questa organizzazione militare che si terrà a Bucarest. Fra l’altro, ciò alla Croazia è già stata ripetuto più volte e molto chiaramente durante la seduta parlamentare della NATO a Reykjavik, il 9 ottobre, mentre l’esercitazione era ancora in corso. Il segretario generale della NATO Jaap de Hoop Scheffer, in quella occasione, ha detto che gli inviti per la Croazia, Albania e Macedonia per la membership nella NATO "non sono ancora stati stampati", ma è "sicuro che ciò accadrà a Bucarest".
Ad ogni modo, l’inizio dell’esercitazione della NATO non è passato senza proteste. Anche se non in massa, i protestanti, per lo più membri dei gruppi pacifisti e delle organizzazioni non governative, si sono uniti davanti al ministero della Difesa a Zagabria, portando cartelloni con scritto "Vogliamo i turisti, non i t[]isti", "Fareste meglio a fare le esercitazioni per la protezione ambientale".
Uno degli organizzatori della protesta, il presidente del Centro per gli studi pacifici di Zagabria, Gordan Bosanac dice che queste e simili esercitazioni potrebbero avere un’influenza negativa per il turismo croato: "Credo che una delle priorità nazionali della Croazia sia il turismo che arriva al 20 percento del prodotto interno lordo e riteniamo che questo tipo di esercitazione, di queste dimensioni, indirettamente possa danneggiare il turismo".
Il ministro croato della Difesa Berislav Roncevic, che ha ricevuto i manifestanti, ha spiegato che non sono minacciati né il turismo né l’ambiente. Ha confermato che alcune navi sono a propulsione nucleare, ma ha aggiunto che non entrano nella parte croata dell’Adriatico: "Non ci sono esercitazioni di tiro aeree. Si tratta solo di tiri di simulazione con bombe da esercitazione e le esercitazioni di tiro nei poligoni a Slunj non sono niente di più di quelle che conduce l’esercito croato durante le sue esercitazioni".
I più recenti sondaggi mostrano che aumenta il sostegno dell’opinione pubblica all’ingresso della Croazia nella NATO, così fino ad oggi il 52 percento degli esaminati crede che sarebbe utile per il paese diventare membro di questa alleanza militare. Ma, gli oppositori all’ingresso della Croazia nella NATO dicono che i risultati dei sondaggi sono dubbi, perché ordinati e pagati dal Governo croato. Dagli stessi ambienti si ritiene che la decisone sul possibile ingresso della Croazia nella NATO dovrebbe essere decisa mediante un referendum.
Secondo la Costituzione croata non c’è bisogno del referendum ma sono in molti a credere che sarebbe politicamente corretto farlo. Tra questi c’è anche Neven Mimica, deputato parlamentare del Partito socialdemocratico, il partito favorito alle elezioni parlamentari che si terranno fra non molto: "E’ politicamente responsabile e necessario, nonostante non sia un obbligo costituzionale tenere il referendum dove i cittadini possano decidere se accettare o rifiutare l’ingresso nella NATO. Noi non temiamo questa sfida referendaria, perché riteniamo di essere in grado di spiegare i vantaggi che la Croazia avrebbe dalla NATO."
Contrari al referendum invece è l’HDZ di governo, il partito del premier Ivo Sanader. Il membro della presidenza di questo partito, Andrija Hebrang, che al tempo di Franjo Tudjman, il primo presidente croato, per un periodo fu ministro della Difesa, dice: "Credo che con le elezioni il popolo abbia votato anche per le decisioni prese dal Governo e queste riguardano la sicurezza e l’economia, e credo che il Governo debba assumerle senza un referendum. L’HDZ è a favore di una decisione senza referendum: il prima possibile, e il più velocemente nella NATO, proteggendo naturalmente i basilari interessi nazionali croati".
In questo momento la cosa che interessa di più ai cittadini croati è chi pagherà le spese dell’esercitazione militare più grande che sia mai stata condotta nel loro paese. Questa costerà alla Croazia circa un milione di euro, ma, il ministero della Difesa sta tranquillizzando i cittadini, la maggior parte di questi soldi saranno spesi nelle infrastrutture che poi saranno usate dall’esercito croato. Una parte dei croati, in particolare i giovani, è soddisfatta che dal 1° gennaio dell’anno prossimo la Croazia abolirà l’obbligo di leva militare, un’ulteriore condizione per il suo ingresso nella NATO.
L’esercitazione, eccetto alcune proteste, è passata abbastanza tranquillamente; è stato ferito soltanto un marine italiano. Durante l’esercitazione di tiro ai bersagli mobili un proiettile par caso gli ha perforato entrambi gli stinchi. E’ stato trasportato all’Ospedale Durava di Zagabria con un elicottero dell’esercito croato e adesso è fuori pericolo.
Un pochino meglio, ma al di fuori dall’attività militare, se la sono passata i due americani della nave da guerra "Roy Wheat", anche loro qui per l’esercitazione militare Noble Midas 07. I due sono stati picchiati dal personale del topless club Pasha di Spalato dopo che si sono rifiutati di pagare il conto di mille euro. Ad uno hanno rotto il setto nasale, mentre l’altro se l’è cavata con alcuni lividi sul viso.