La crisi idrica in alcuni villaggi macedoni

23/06/2001, Redazione -

Si moltiplicano le richieste di aiuto giunte all’ufficio ICS di Skopje da parte degli abitanti ormai da mesi bloccati in diversi villaggi nelle aree circostanti Tetovo e Kumanovo, nella Macedonia settentrionale: al momento l’approvvigionamento idrico sembra rappresentare il problema più pressante.
Le maggiori difficoltà derivano dall’impossibilità di stoccare riserve idriche.

In particolare la municipalità di Kumanovo è in grave difficoltà: gli impianti esistenti non garantiscono riserve adeguate di acqua alle popolazioni dei villaggi e i guerriglieri dell’UCK continuano a controllare zone strategiche per l’approvvigionamento.
La carenza idrica rischia, con l’aumento delle temperature, di provocare epidemie.

C’è urgente bisogno di cisterne e di pompe idriche, garantire assistenza ai bambini e di generi di prima necessità per gli abitanti delle zone colpite dal conflitto.
Il Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS) – organismo umanitario a cui aderiscono oltre 100 organizzazioni di volontariato e solidarietà, presente a Skopje e a Tetovo dal 1999 con progetti di assistenza per i profughi, i rom e con programmi ricreativi ed educativi per i bambini realizzati presso 3 centri comunitari – lancia un appello urgente chiedendo 25 milioni di lire per poter intervenire nelle aree di Tetovo e Kumanovo ripulendo le cisterne esistenti e ampliando l’impianto idrico con nuovi macchinari.
INFO:fedfossi@tin.it

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