La Commissaria europea Johansson in Grecia

Gli accordi Ue-Turchia vanno applicati e Ankara deve permettere il ritorno sul proprio territorio dei migranti arrivati in Grecia ed a cui è stato negato il diritto d’asilo. Tra questi vi sono i cittadini siriani, per i quali la Turchia viene considerata “paese sicuro”.

Ylva Johansson - Alexandros Michailidis/Shutterstock

 

Nessun passo indietro nella “politica del contenimento” da parte dell’Ue in tema di immigrazione. È emerso in modo chiaro nella due giorni in Grecia della Commissaria europea agli affari interni, Ylva Johansson. Ha visitato isole e campi d’accoglienza e poi, ieri, ad Atene, ha incontrato il primo ministro greco Kyriákos Mitsotákis.

La Commissaria europea ha annunciato che l’Ue metterà a disposizione 276 milioni di euro alla Grecia per la costruzione di nuovi campi sulle isole di Lesbos, Samos, Chios, Leros e Kos dove attualmente di trovano 14000 richiedenti asilo.

Critiche le ong. “Dopo l’incendio che ha distrutto Moria nel settembre scorso si è detto ‘mai più’ ma si continua a costruire campi… sino a quando l’Ue continuerà a dare priorità ad espellere i migranti dalla sua frontiera esterna piuttosto che ad un protezione adeguata e degna, chi cerca sicurezza in Europa continuerà a soffrire”, scrive in una lettera indirizzata alla Commissaria la coordinatrice medica di Médecins sans Frontières a Lesbos, Hilde Vochten.

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