Kosovo, una lunga estate calda
Come trascorreranno le vacanze i cittadini kosovari? C’è chi ha più disponibilità economiche e andrà al mare, magari nella vicina Ulcinj, in Montenegro, chi resterà a casa a curare il bestiame e chi preparerà le feste di nozze dei propri figli
Le alte temperature di questi giorni, che arrivano persino ai 37-38 gradi, hanno fatto riflettere molti kosovari su come sopravvivere durante i prossimi mesi estivi.
Dal punto di vista politico, il Kosovo rimane una patata bollente il cui futuro status, come sperano i kosovari e la comunità internazionale, sarà deciso quest’anno. Ma oltre alle questioni "calde" della politica, aggravate dalla recente visita del primo ministro serbo e dalle proteste che l’hanno seguita, in cui 31 attivisti del movimento "Vetvendosja" sono stati arrestati, e dopo che Soren Jessen-Petersen ha deciso di lasciare il Kosovo nella delicata fase dei negoziati, in questi giorni i kosovari pensano anche ai loro problemi quotidiani: la mancanza di acqua, le alte temperature che rendono la vita difficile e le notti troppo calde per poter dormire tranquilli.
Molti kosovari avrebbero voluto andare in vacanza, preferibilmente al mare. Alcuni vi andranno, ma la maggior parte resterà in Kosovo.
In questi giorni in cui le temperature sono quasi insopportabili, il numero di autobus che va dal Kosovo a Ulcinj, in Montenegro, arriverà oltre i cinquanta al giorno.
Ulcinj era una destinazione economica per molti albanesi del Kosovo nei primi anni dopo il conflitto e una delle destinazioni preferite per gli albanesi del Kosovo durante l’estate. Ma negli ultimi anni i turisti kosovari hanno cominciato a lamentarsi dell’aumento dei costi degli alloggi privati, del cibo e delle bevande, e di come a Ulcinj si stiano approfittando del fatto che gli albanesi del Kosovo andranno sicuramente lì a fare le vacanze.
Dopo l’apertura di nuove agenzie turistiche, alcuni kosovari pensano pure di andare in Turchia, allettati dalle destinazioni di lusso. Altri andranno in Bulgaria o nell’Albania meridionale: costa meno ed è ancora molto conveniente dal punto di vista dell’offerta turistica.
Per chi non ha problemi di denaro (ci sono anche persone estremamente ricche in Kosovo) tra le destinazioni più gettonate ci sono le isole greche, la Spagna, l’Italia, Cipro.
Tuttavia, se i kosovari vogliono viaggiare in una qualunque altra destinazione che non sia Ulcinj o la vicina Macedonia devono avere un passaporto con visto, e questo è un fattore che li spinge ad ripiegare su Ulcinj o a restare in Kosovo. Che oltretutto costa meno.
Non sono pochi i kosovari che saranno costretti a restare in Kosovo. Sono quelli che non hanno molti soldi e non possono permettersi di viaggiare, quelli che hanno molti figli e non hanno abbastanza soldi per andare in vacanza con la famiglia, quelli che guadagnano poco o non lavorano per niente e dipendono dai soldi che i parenti mandano dall’estero, e quelli che devono lavorare nei campi con i figli, quelli che hanno del bestiame e non lo possono lasciare incustodito. Ma ci sono anche quelli che in vita loro probabilmente non sono mai andati in vacanza.
I kosovari che resteranno qui, molto probabilmente, nei prossimi due mesi estivi cercheranno di sopravvivere al caldo andando a fare il bagno nei laghi, o in alcune delle numerose piscine, o andranno a visitare i propri parenti nei villaggi dove è molto più piacevole dormire e dove possono riposarsi e parlare della vita di tutti i giorni. Altri dovranno probabilmente andare ad aiutare i propri genitori anziani che lavorano nei campi o ad aggiustare le vecchie case di famiglia.
I giovani kosovari guarderanno con gli amici o con i padri e gli zii i mondiali 2006 fino alla fine e cercheranno di andare il più possibile in piscina e a rinfrescarsi la sera in alcuni dei molti caffè con giardino all’aperto.
Alcune famiglie di kosovari riceveranno i parenti che vengono a trovarli dall’estero. Quindi dovranno prepararsi ad ospitarli nel miglior modo possibile.
In alcune parti del Kosovo i matrimoni per tradizione vengono celebrati d’estate. I parenti verranno a trovare la comunità dei gorani che vive principalmente nel comune di Dragash/ Dragaš. I giovani gorani che vivono nei paesi dell’Europa occidentale sposeranno giovani che vivono a Dragash/ Dragaš. Interi villaggi saranno invitati a questi grandi matrimoni. Poi, dopo un po’ di settimane, le giovani coppie se ne andranno con i parenti e quest’area remota tornerà alla sua vita riservata.
I serbi del Kosovo lasceranno le proprie enclave e cercheranno di andare a trovare i parenti in Serbia. Chi se lo potrà permettere andrà al mare. Il Montenegro, ora un nuovo stato, sarà la loro prima scelta dal momento che andare in qualunque altra destinazione richiede un visto e molti più soldi.
Alcuni serbi del Kosovo non potranno lasciare le proprie case. Dovranno lavorare nei campi e occuparsi del bestiame e degli animali da cortile.
Altri serbi del Kosovo resteranno seduti nelle verande delle loro case, a cui sono appena tornati dopo essere stati profughi in Serbia, e guarderanno i campi in cui non si sentono sicuri di andare a lavorare e le città che non si sentono abbastanza sicuri di visitare, anche se una volta ci lavoravano. Penseranno a quello che è successo nelle loro vite e a come andare avanti.
I serbi del Kosovo spereranno, in generale, in una soluzione migliore per lo status del Kosovo, in una che andrà bene anche a loro, e per un momento penseranno che forse questa non sarà la loro ultima estate in Kosovo, sulla loro terra e nelle case in cui sono nati.
Per tutti i kosovari questa sarà una lunga estate calda…