Kosovo, problemi abitativi
I costi degli appartamenti sono decisamente fuori portata dallo stipendio medio, lo stesso vale per i terreni edificabili ed anche per gli affitti. Questi ultimi soffrono della presenza internazionale che fa aumentare i prezzi
Anche se siamo nel XXI secolo, le famiglie del Kosovo stanno ritornando alla vecchia formula tradizionale, consistente nella convivenza di diverse generazioni in piccole proprietà familiari. Cinquanta anni fa questo accadeva con l’intento di mostrare la forza della famiglia, mentre ora sta accadendo per motivi diversi. Con la più giovane popolazione dell’Europa e con un alto tasso di crescita, gli abitanti del kosovari si stanno confrontando con seri problemi abitativi. Anche se, le differenti generazioni che compongono la famiglia preferirebbero vivere separatamente, non sono in grado di farlo dal momento che non ci sono appartamenti o terre a sufficienza per essere usati.
L’ultima imponente costruzione di edifici abitativi a Pristina si è verificata negli anni ’80, ma i prezzi di tali appartamenti sono molto alti e lontani dall’essere realistici. Un metro quadrato costa dagli 800 ai 1100 euro, il che significa che per un appartamento di 50 mq si dovrebbero pagare almeno 45.000 euro, cifra piuttosto alta se si considera che uno stipendio medio è pari a circa 150 euro mensili.
Anche l’acquisto della terra è piuttosto costoso. L’appezzamento più economico si aggira sugli 8.000 euro ed è grande circa 100 mq, se poi si aggiungono i costi di manodopera e il materiale da costruzione la cifra oltrepassa i 50.000 euro.
Be’, qualcuno potrebbe dire, se non potete acquistare perché non affittate? La scarsità di spazi residenziali, insieme con la presenza di un alto numero di gruppi internazionali, ha influenzato lo sviluppo degli affitti così come l’aumento dei prezzi, oscillante da una media di 150 euro sino oltre i 300 euro. Questi prezzi se comparati con lo stipendio medio risultano essere ancora qualcosa di difficilmente abbordabile.
Sono occorsi quattro anni dalla fine della guerra, per far sì che la municipalità di Pristina iniziasse a pensare seriamente di far fronte a questo problema. Solo di recente è stata annunciata una massiccia costruzione di aree abitabili, nell’ambito della quale sono state invitate aziende private per partecipare alla sua realizzazione. Tuttavia anche se questo progetto dovesse andare in porto, bisogna considerare che il Kosovo non è Pristina e che simili problemi sono presenti anche in altre zone del paese.
dal nostro corrispondente da Pristina