Kosovo, impeachment per Hashim Thaçi?
Nel 2013, in parallelo agli accordi di Bruxelles tra Serbia e Kosovo, l’attuale presidente kosovaro Hashim Thaçi, allora premier, ha firmato un accordo segreto col quale concedeva il potere di veto alla Nato su tutte le operazioni delle forze di sicurezza kosovare nel nord del paese, zona a larga maggioranza serba.
Questo l’annuncio fatto ieri dal nuovo primo ministro Albin Kurti, storico leader del movimento Vetëvendosje. “Esistono prove sufficienti per concludere che Thaçi ha violato la Costituzione del Kosovo, e che tale violazione giustifica l’attivazione di una procedura di impeachment per rimuoverlo dall’attuale carica”, ha scritto Kurti in una lettera indirizzata a Vjosa Osmani, presidente del parlamento di Pristina.
Kurti ha ribadito la volontà del suo governo di collaborare con la KFOR, la storica missione guidata dall’Alleanza atlantica attiva sul suolo kosovaro dalla fine del conflitto con la Serbia del 1999. “Apprezzo profondamente l’eccezionale importanza della collaborazione tra Kosovo e Nato per assicurare la nostra integrità territoriale, e assicuro che non intraprenderò alcun passo che possa metterla in discussione”, ha sottolineato Kurti nella sua missiva, annunciando poi per oggi un incontro con i rappresentanti dell’Alleanza.
Per il premier, però, la sottoscrizione di un accordo tenuto segreto al parlamento e al pubblico kosovaro rappresenta una gravissima violazione, della quale dovrebbe occuparsi anche la magistratura, prontamente informata. Kurti ha poi precisato che il testo dell’accordo gli è stato fornito da una non precisata fonte all’interno della Nato, e di non aver trovato i documenti nel gabinetto del primo ministro che occupa dallo scorso 3 febbraio.
Secondo Kurti, la natura segreta dell’intesa è inaccettabile e il testo viola sia la legge sulla Kosovo Security Force, che assegna alle forze di sicurezza kosovare il compito di proteggere la sovranità e l’integrità territoriale del Kosovo sia due articoli della Costituzione, quelli sul trasferimento di sovranità e sulla ratifica dei trattati internazionali: ci sarebbero quindi tutti i presupposti per dare inizio alla procedura di rimozione del Presidente.
Thaçi e Kurti sono da sempre agguerriti avversari politici: negli ultimi vent’anni, mentre il primo dominava la scena kosovara, prima come leader militare e poi come capo indiscusso del Partito democratico del Kosovo (PDK), il secondo non ha mai smesso di rappresentare la voce più critica al sistema di potere che ruota intorno all’attuale presidente.
Con la vittoria di Kurti alle ultime politiche, che ha coronato una rincorsa durata due decenni, i rapporti di forza sono però cambiati: a neanche un mese dalla sua investitura come premier, Kurti presenta il conto al presidente, che per ora non ha fatto alcun commento. È il momento della resa dei conti?
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