La KEK, azienda elettrica del Kosovo, ha promesso un’erogazione più stabile e continua di energia elettrica nella provincia a partire da questa settimana. Finora infatti blocchi ed interruzioni anche prolungate nella fornitura erano all’ordine del giorno, evento tra l’altro comune ad altre zone dei Balcani. Il deciso miglioramento dovrebbe realizzarsi grazie alla riparazione di uno dei due blocchi della centrale elettrica Kosovo B, in grado di produrre 300 megawatts/ora di energia. "I tre blocchi attualmente funzionanti della centrale Kosovo A – ha dichiarato Sadaulin Hivolli, portavoce della KEK – producono al momento 250 megawatt/ora, mentre ulteriori 150 MW sono importati da altre aree. Ora perciò l’energia elettrica a disposizione dovrebbe essere sufficiente". Il costo di questa riparazione è stato di 20 milioni di euro (circa 40 miliardi di lire), ma considerando anche le riparazioni al secondo blocco di Kosovo B che si completeranno in ottobre, la spesa finale complessiva sarà di 49 milioni di euro. E si tratta, lo ricordiamo, solo una parte molto relativa dei danni causati nel 1999 dalle incursioni aeree della NATO.
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