Turchia | |
Istanbul: il centro culturale a sostegno dell’integrazione dei siriani
Ad.dar (in arabo "la casa") è un centro culturale pensato per i rifugiati siriani presenti a Istanbul. Si basa esclusivamente sul volontariato.
Fondata nel quartiere Beyolğu di Istanbul dall’insegnante Mazen Rabia, lui stesso fuggito da Damasco, Ad.dar organizza corsi di turco e inglese per giovani e adulti ma anche workshop di teatro, rappresentazioni di commedie, gruppi di lettura, proiezioni di film, concerti, gruppi di discussione etc.
Anche se dedicato a loro, il centro è frequentato ed aperto anche ai non-siriani proprio per favorirne l’ integrazione.
Un’attenzione particolare è però rivolta ai bambini, sopratutto a quelli in età scolare che si trovano inseriti in un sistema scolastico differente da quello di provenienza e per di più in una lingua per loro nuova. Ad.dar segue e supporta le loro famiglie nelle procedure di iscrizione e si pone come intermediario tra scuola e famiglia. Oltretutto per facilitare l’adattamento alla nuova vita in Turchia i volontari affiancano i bambini nello svolgimento dei compiti a casa e forniscono ulteriori lezioni di lingua turca. Dopo il "dovere" c’è spazio per anche per momenti dedicati all’arte, allo yoga, alla musica, alla fotografia e alle gite.
Secondo l’UNHCR la Turchia ospitava, al tre marzo 2016, 2 milioni e 715 mila siriani. Di questi più di 300 mila si trovano ad Istanbul. Per l’International Medical Corp (IMC) solamente il 20 % circa dei bambini siriani ad Instanbul va a scuola, perché non informati della possibilità di farlo e perché non conoscono il turco.
Brevi
Il Consiglio nazionale giovanile della Serbia (KOMS) ha pubblicato nelle scorse settimane il suo consueto sondaggio annuale sui giovani in Serbia. Dall’indagine, condotta tra aprile e maggio 2024, emerge che il 49% degli intervistati intende lasciare il paese.
27/08/2024, Redazione -
Lo sport è spesso un grande generatore di storie di riscatto individuale e sociale, e le Olimpiadi di Parigi non hanno fatto eccezione. Tra le tante storie, quella di Božidar Andreev però si fa notare.
23/08/2024, Lorenzo Ferrari -