Balcani, Croazia | | Unione europea
I Balcani divisi nel cammino per l’UE?
I Balcani e l’Europa. Una realtà od un miraggio? Alcuni quotidiani croati hanno riportato che la Croazia potrebbe entrare nell’UE già con il secondo gruppo di adesioni. Lasciandosi dietro gli altri paesi nati dal crollo della Yugoslavia.
Il quotidiano Vecernji List del 22 marzo scorso riporta che "la Croazia ha chance di distanziarsi dal destino degli altri paesi balcanici ed integrarsi con l’UE già nel secondo gruppo di adesioni, lo riportano alcune fonti da Bruxelles. Nonostante la Croazia non abbia ancora formalmente fatto richiesta di adesione sembra che l’Unione Europea sia intenzionata ad affiancare lo stato croato a Bulgaria e Romania, le prime a seguire le dieci adesioni che con tutta probabilità avverranno entro il 2004 (tra queste vi è anche la Slovenia)".
Sempre riferendosi a proprie fonti a Bruxelles Vecernji List continua affermando che "la Croazia potrebbe superare la Turchia, un paese già considerato uno dei più accreditati per l’adesione. L’Unione Europea riterrebbe, secondo le stesse fonti, che la Croazia ha iniziato uno stabile processo di transizione. Neppure la recente crisi governativa avrebbe causato preoccupazione a Bruxelles, anche se gli sviluppi sono seguiti con attenzione". L’articolo continua poi sottolineando come "la Croazia deve e dovrà effettivamente dimostrare di poter reggere un ritmo effettivamente superiore rispetto agli altri paesi balcanici per attuare in tempo tutte le riforme e le scelte politiche necessarie a superare i criteri fissati nell’Accordo di Stabilizzazione ed Associazione sottoscritto con l’Unione Europea lo scorso ottobre".
"Questo non implica solo una stretta collaborazione con il Tribunale dell’Aja ma anche l’implementazione di politiche a favore del ritorno di rifugiati e sfollati, l’approvazione di una nuova legislazione sulle minoranze, la collaborazione con i paesi confinanti ed in generale il rafforzamento dello stato di diritto nel paese. Solo in questo caso Zagabria potrebbe contare su di un forte appoggio a Bruxelles nei propri sforzi di accelerare l’integrazione in Europa".